Geoingegneria. Le mongolfiere dello zolfo per bloccare la luce solare

Palloni che rilasciano particelle di zolfo nella stratosfera per bloccare la luce solare. Questo in estrema sintesi l’esperimento di geoingegneria• in atto per opera della start-up statunitense Make Sunsets, annunciato dal MIT Technology Review.

Come i vulcani. Per raffreddare l’atmosfera

L’intenzione è riprodurre il fenomeno che si verifica dopo una grande eruzione vulcanica, durante la quale enormi quantità di cenere e goccioline di acido solforico vengono rilasciate nell’atmosfera al punto da provocare un inverno vulcanico, come accadde nel 1883, per l’attività del vulcano Krakatoa in Indonesia. Nei 4 anni che ne seguirono, infatti, si registrarono un calo anomalo delle temperature e nevicate storiche in tutto il mondo.

La tecnica, ritenuta potenzialmente valida, è allo studio da tempo (vedi David Keith, professore dell’Università di Harvard, esperto in materia e sostenitore della geoingegneria solare•); per paura che la mera riduzione delle emissioni dei gas serra potrebbe non bastare per risolvere la crisi climatica, si studia su come simulare il raffreddamento atmosferico generato dalle eruzioni vulcaniche.

Impatti? Possibili conflitti

Ma la startup, che sembra aver avviato la sua iniziativa con lanci dei palloni da un sito in Messico, porta avanti l’esperimento con le sue sole forze (che a giudicare dalle ricerche del cronista sembrano minime) e senza nessuna supervisione scientifica, suscitando la contrarietà della maggioranza degli scienziati, i quali considerano soprattutto l’imprevedibilità degli effetti collaterali che potrebbero, sottolinea la rivista dell’istituto di Boston, essere catastrofici. Tali anche dal punto geopolitico, perché gli impatti potrebbero essere peggiori in alcune zone rispetto ad altre diventando motivo di conflitti.

Potenzialmente, accusa il MIT, la startup ha superato la linea rossa che la maggioranza degli scienziati aveva posto nel campo della geoingegneria, evitando esperimenti simili all’aperto anche su piccala scala.

Quel che è certo? La geoingegneria a suon di crediti

Non si hanno notizie riguardo l’esperimento. Quel che, invece, sembra certo, secondo la rivista, è che la startup stia già cercando di vendere “crediti di raffreddamento”: per ogni credito acquistato (per soli 10 dollari) verrebbe rilasciato nella stratosfera un grammo di zolfo.

Si può arrivare agli apprendisti stregoni del clima che con pochi soldi e attrezzature molto facili da ottenere iniettano materiali nella stratosfera, senza valutarne le conseguenze?  Sembrerebbe di sì.

Il MIT Technology Review ha intervistato diversi ricercatori che “hanno condannato la commercializzazione in questa fase iniziale. Alcuni potenziali investitori e clienti che hanno esaminato le proposte della startup affermano che non si tratti di uno sforzo scientifico serio o di un business credibile, piuttosto di un tentativo per catturare l’attenzione.

Azioni radicali. E i lanci continuano

Opinione confermata dallo stesso cofondatore e amministratore delegato di Make Sunsets, Luke Iseman, che riconosce che lo sforzo è in parte imprenditoriale e in parte provocatorio, “un’azione di attivismo geoingegneristico” dice, richiesto dalla gravità della crisi climatica che richiede “azioni radicali”.

Ed è intenzionato ad intensificare i lanci dei palloncini di zolfo durante il 2023, con il rischio di fare da apripista per altre società.

• note:
• geoingegneria o ingegneria climatica indica l’insieme di tecnologie messe a punto per contrastare le cause e gli effetti dei cambiamenti climatici su scale planetaria; 
• geoingegneria solare propone e studia come ridurre la radiazione solare che incide sulla superficie terrestre.

Immagine di Shashank Kumawat – pexels.com