Legge del consenso sessuale nelle Filippine. Una riflessione generale
Alla fine di settembre 2020, il Senato delle Filippine ha votato in via definitiva il disegno di legge, in terza lettura, che aumenta l’età del consenso sessuale dai 12 ai 16 anni. Stesso passaggio di età il DDL lo prevede per lo stupro legale, che passa da essere atto di violenza di un uomo contro una donna, ad abuso di una persona contro qualsiasi altra persona. Per entrare in vigore ora serve soltanto la firma del presidente Rodrigo Duterte.
Da tempo le Filippine è uno dei paesi con l’età più bassa per il consenso sessuale al mondo, sebbene abbia ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia, fin dal 1990 e l’articolo 1 di tale documento definisce un bambino una persona di età inferiore ai 18 anni. Sarebbe stata obbligata a legiferare per protegger i bambini, mentre finora gli adulti hanno potuto avere contato sessuale lecito con una ragazza o ragazzo dai 12 anni in su, se il minore sosteneva di essere consenziente
Chi può dire che una/un dodicenne sia consenziente?
Patrizia Benvenuti, direttrice Child Protection di Unicef Filippine, come tanti altri esperti sostiene che a 12 anni, inizio della pubertà “il cervello non comprende le implicazioni di una relazione sessuale” per immaturità. Chi può dire che una/un dodicenne sia consenziente, se ancora non si ha “la maturità necessaria per prendere una decisione consapevole come dimostrano tanti studi scientifici: dire sì a una relazione sessuale a quell’età non è coerente con le indagini sullo sviluppo del cervello e della maturità fisica ed emotiva” conclude Benvenuti. Certo è che a quell’età si può essere facilmente manipolati.
La situazione delle bambine è ancora più problematica, delicata e pericolosa. “Qualsiasi rapporto sessuale a quell’età le espone a maggiori possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, infezioni e sviluppare il cancro del collo dell’utero. Anche una gravidanza a quell’età non è sicura: mette a rischio la vita sia della madre sia del bambino” spiega Bernadette Madrid, direttrice dell’Unità per la protezione dell’infanzia dell’Università di Manila.
Proteggere i minori dai rapporti sessuali significa anche preservarli da gravidanze premature (il tasso nelle Filippine è molto alto, così come i matrimoni precoci), una delle cause principali dell’abbandono scolastico degli adolescenti.
Un rapporto dell’Unicef del 2015 rivela che nel Paese asiatico un bambino su cinque di età compresa tra i 13 e i 17 anni ha subito una violenza sessuale e questa tendenza colpisce sia maschi sia femmine, per questo il DDL prevede la parità di tutela. Inoltre le Filippine è tra i paesi con la più alta produzione e distribuzione di materiale pedopornografico. L’età troppo bassa è una della cause principali degli alti tassi di abusi su minori .
Le radici culturali europee
Il basso indice di consenso, riferiva la bbc.com tempo fa, deriva dalla colonizzazione spagnola che ha dominato le Filippine dal XVI secolo e durata fino al 1898. “Negli anni Trenta del Novecento, quando fu stabilita l’età a 12 anni, risentivamo ancora dell’influenza culturale europea” ha raccontato all’emittente inglese Bernadette Madrid.
In Spagna l’età del valido consenso sessuale è stato fino al 2015 fissato all’età di 13 anni, poi modificato a 16 anni. Lo stesso limite che dovrebbe avere l’Italia, dove invece l’art. 609 quater del Codice penale rende legittima l’età minima per esprimere validamente il proprio consenso a 14 anni.
Nel resto del mondo il consenso sessuale varia tra gli 11 e i 18 anni, anche se sono pochi quelli che mantengono l’indice al di sotto dei 14 o 15 anni.
Probabilmente, una legislazione che deve essere rivista in accordo con i diritti della persona e del suo sviluppo fisico, cognitivo ed emotivo.
Scusatemi io ho ho mai parlato di “genitali immaturi” ma ti capacita’ cognitive immature. Vi pregherei di correggere l’articolo, grazie.
Ci scusiamo per l’involontaria inesattezza che provvediamo a rettificare al più presto
Terzo mondo per me sono le Filippine