L’affido, un viaggio ancora complesso
AFFIDIAmoci, progetto dell’Associazione M’aMa, nato nel 2015 a sostegno della mono e omogenitorialità affidataria, nel corso del Convegno L’affido: un viaggio ancora complesso – appena svoltosi a Roma presso il Campidoglio – , ha presentato i numeri, correlati da un dettagliato rapporto (che riportiamo di seguito), di quante famiglie mono e omogenitoriali affidatarie sono nate sull’intero territorio nazionale negli ultimi 4 anni.
Quanti (e quali) minori in attesa di famiglia sono affidati a single e coppie omosessuali?
19 minori su 190 totali, ha risposto Karin Falconi, responsabile di AFFIDIamoci e partendo da questo dato ha riportato il dettaglio sull’attività di ricerca di famiglie affidatarie compiuta da M’aMa su richiesta di Tribunali e Servizi sociali tra il 2020 e il 2024, su minori in attesa di affido familiare, tra i 0 e i 18 anni di età, abbinati a genitori single o in coppia omosessuale (opportunamente formati dai servizi territoriali).
Il database
M’aMa ha un database nazionale di 10.000 famiglie affidatarie e adottive (formate e non).
Il 25% del database è costituito da genitori affidatari single e in coppia omosessuale (formati e non): pari a 2.500.
Le regioni che più ‘abbinano’
Le regioni in cui sono stati effettuati più abbinamenti con famiglie mono e omogenitoriali: Campania; Piemonte; Toscana (la più virtuosa); Lombardia; Lazio (aperta nell’ultimo anno ai single); Sardegna; Calabria; Sicilia.
Tempo di attesa
Media di tempo di attesa da parte della famiglia della chiamata all’abbinamento, dopo la formazione sull’affido: 24 mesi.
Minori affidati:
– tipologia di affido: sine die;
– tipologia di minori: special need, incollocabili (adolescenti, disabili, fratrie, vittime di abusi e maltrattamenti);
– numero totale di minori collocati in famiglia affidataria o adottiva da M’aMa (in collaborazione con Servizi e Tribunali dell’intero territorio nazionale): 190 minori con bisogni speciali;
– numero di minori collocati in famiglie affidatarie omo e monogenitoriali: 19 minori con bisogni speciali (il 10%). Tra questi: 2 “piccoli (entro i 9 anni di età) e sani”; 7 con disabilità gravi; 3 adolescenti con disabilità; 5 adolescenti; 2 gruppi di fratrie.
– Minori resi dalle famiglie mono e omogenitoriali (restituiti prima della fine del progetto di affido): nessuno.
– Interruzione di avvicinamento da parte delle famiglie mono e omogenitoriali: 2
Conclusioni
La ricerca mostra una percentuale di abbinamento molto bassa, nonostante l’indagine riguardi una realtà come quella di AFFIDIamoci, esclusivamente dedita al sostegno della omo e monogenitorilità affidataria, nata per sostenere il diritto dei minori a crescere in famiglia (e non per sostenere quello degli adulti ad essere genitori.
Le denunce
Seppure la legge 184 del 1983 apra l’affido a tutti (previa l’obbligatorietà di un percorso formativo presso il proprio centro affidi territoriale), persone singole, coppie etero e omosessuali, coniugate o meno, con e senza figli, accade che:
- in Italia, secondo i dati pubblicati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, alla fine del 2023 i minori in affido familiare risultino essere 12.815, e ben 13.408 quelli ancora in comunità (per il 47,8% di una età compresa tra i 14 e i 17 anni);
- le famiglie mono e omogenitoriali sono, a norma di legge, un bacino preziosissimo per i nostri 13.408 minori in struttura, specie perché più disponibili all’accoglienza (anche) di minori con bisogni speciali.
Dall’indagine di AFFIDIamoci è evidente che molti Tribunali in Italia sono fuori legge, non rispettano la 184, facendo evidentemente leva su pregiudizio istituzionale secondo il quale una famiglia monogenitoriale o omogenitoriale non possa essere considerata “abbinabile” (per quanto opportunamente formata dai servizi territoriali), tanto da non essere chiamata in Tribunale nemmeno per un colloquio conoscitivo.
AFFIDIamoci, con dati alla mano, denuncia come laddove si siano verificati abbinamenti, questi riguardino per la maggior parte minori con bisogni speciali (gravi disabilità o adolescenti dai 14 anni in su).
AFFIDIamoci denuncia come nella maggior parte delle regioni d’Italia i genitori affidatari single o in coppia omogenitoriale nonostante siano formati dai servizi competenti, poi, a causa del loro orientamento sessuale o del loro status familiare, sono lasciati parcheggiati per anni in attesa di una chiamata.
Immagine: Roma – 8 maggio 2024, Sala del Carroccio in Campidoglio, convegno ‘L’affido: un viaggio ancora complesso’, presentazione del lavoro di 4 anni compiuto dall’Associazione M’aMA con il suo progetto AFFIDIamoci