Comitato dei diritti umani dell’Onu: l’Italia garantisca l’applicazione delle legge 194
Il Comitato per i diritti umani dell’Onu, torna a far sentire la sua voce nei confronti del numero sproposito di obiettori di coscienza, in tutto il territorio nazionale, che rendono difficile alle donne l’accesso alla legge 194.
Dopo il precedente richiamo nel quale aveva giudicato la situazione italiana “dannosa per la salute della donna“, il Comitato oggi esprime “preoccupazione” sia “per le difficoltà di accesso agli aborti legali a causa del numero di medici che si rifiutano di praticare interruzioni di gravidanza per motivi di coscienza” sia per il conseguente “numero significativo di aborti clandestini”.
E redarguisce lo Stato italiano che “dovrebbe adottare misure necessarie per garantire il libero e tempestivo accesso ai servizi di aborto legale con un sistema di riferimento valido”.