Il tour mondiale dell’Antico Egitto. Nel nome di Ramses

Il grande faraone Ramses II,  terzo della XIX dinastia e uno dei più famosa, sarà il protagonista della grande mostra-evento a Parigi, quando arriverà nella capitale l’esposizione itinerante sull’antico Egitto partita dal Museo di Scienze Naturali di Houston, ora a San Francisco (fino al 12 febbraio) e che, dopo aver sostato in l’Europa, raggiungerà Sydney. Ma la presenza del celebre sarcofago sarà un privilegio esclusivo dell’esposizione francese, dal 7 aprile al 6 settembre 2023, presso le Grande Halle de la Villette.

Ramses The Great and the Gold of the Pharaohs (Ramses il Grande e l’oro dei faraoni), come s’intitola la mostra in questione  che tocca i vari continenti senza la ‘custodia eterna’ della super star Ramses II, è costituita da oltre 180 preziosi manufatti, fra oggetti, gioielli, maschere e suppellettili rinvenuti nelle tombe della Valle dei Re e risalenti alla XII dinastia, realizzati, quindi, 6 secoli prima della nascita del grande faraone e che raccontano oltre la ricchezza  la lunga tradizione dell’eccellente tradizione artigianale locale.

La mostra stupisce anche per la presenza di mummie di animali di piccola taglia come gatti o cuccioli di leone, recentemente rinvenuti nelle necropoli di Saqqara (a sud del Cairo, dove è stato appena scoperto il sarcofago di un importante funzionario di Ramses II), così come recenti sono i tesori ritrovati nelle tombe reali di Dahshur e Tanis.

Manca Ramses, tanto invocato, ma c’è  il risultato del suo lungo regno, ben 67 anni e per questo, forse, è ricordato come il più venerato tra i faraoni del Nuovo Regno (1550 – 1069 a.C., con le dinastie XVIII, XIX e XX, quando l’Antico Egitto raggiunse la sua massima espansione) descritto anche dai supplementi multimediali che offrono esperienze immersive in grado di portare il visitatore nei fatti storici più clamorosi della vita del Re.

Tornando al sarcofago, l’Egitto farà un’eccezione prestandolo a Parigi (ma senza la mummia, perché per legge quelle reali non possono lasciare l’Egitto) come atto di gratitudine per essere stati proprio gli scienziati francesi a salvare la mummia di Ramses II dai funghi nel 1976, restituendola al primigenio tentativo verso l’eternità.

 

Immagine: dalla mostra itinerante ‘Ramses The Great and the Gold of the Pharaohs’, nella tappa presso il Fine Arts Museums di San Francisco (USA)

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