Piuma d’angelo. L’amore di de Saint Exupéry al Salone internazionale dei libri rari e degli autografi

Piuma d’angelo: così Antoine de Saint Exupéry, l’autore de Il piccole principe chiamava affettuosamente Jane Lawton, la statunitense conosciuta e frequentata almeno dall’inizio degli anni Trenta del Novecento.

È quanto asserisce l’antiquario francese Christophe Champion, titolare della Librairie Faustroll di Parigi, che il prossimo settembre renderà pubblici i 7 documenti inediti – appartenuti alla Lawton – ora in suo possesso e che testimoniano quella che secondo l’antiquario è stata più di una semplice amicizia, piuttosto una lunga relazione sentimentale.

Li presenterà, mettendoli all’asta in blocco, al Salone internazionale dei libri rari e degli autografi organizzato dal Syndicat national de la librairie ancienne et moderne, che si svolgerà dal 18 al 20 settembre 2020 presso il Grand Palais di Parigi. I documenti saranno venduti in un unico lotto che partirà da una base d’asta di 60mila euro.

Manoscritti. Testimonianza di qualcosa di più di un’amicizia sentimentale

L’amicizia con Jane Lawton l’aveva resa pubblica lo stesso Saint Exupéry con la dedica sul frontespizio del suo libro Terra degli Uomini (titolo originale Terre des Hommes, pubblicato nel 1939) che recita “A Jane Lawton, con la mia profonda e duratura amicizia. In ricordo dell’angelo di cui ho conservato la piuma d’oro. E con la certezza di vederlo di nuovo perché lui è in giro”. Ma soltanto nel 2012 il nome della statunitense è stato citato nella biografia dello scrittore firmata Bernard Marck, pubblicata dalla casa editrice francese L’Archipel, basandosi su un’unica lettera indirizzata a Miss Lawton, fino allora conosciuta.

Ora gli inediti di Champion rivelano molto di più sulla vita del romanziere aviatore e in particolare del sentimento che lo stesso nutriva per la giovane nordamericana. Lo dimostra, secondo l’antiquario, il primo documento del lotto, rappresentato da una copia del romanzo Volo di notte (originale Vol de Nuit, pubblicato nel 1931 e che valse all’autore il premio Prix Femina, nello stesso anno).

Ebbene anche questa pubblicazione presenta una lunga dedica dove appare scritta per la prima volta l’amorevole locuzione ‘piuma d’angelo’, che conferma, a dire di Champion, il lungo rapporto sentimentale. Ipotesi corroborata da altre 2 opere autografe inviate da Saint Exupéry a Jane Lawton: una copia su carta pregiata del già citato Terre des Hommes, e una copia di Pilota di guerra (originale Pilote de guerre del 1942), secondo Champion “stampato appositamente per lei” in un’edizione limitata di 25 libri, illustrata nella versione americana da Bernard Lamotte, un amico di gioventù che Saint-Exupéry aveva rincontrato a New YorK” dove visse all’inizio degli anni Quaranta del Novecento.

Riferisce il sito d’oltralpe actualitte.com che nelle lettere allegate a queste spedizioni, Antoine de Saint-Exupéry utilizzò nuovamente il soprannome di ‘piuma d’angelo’, promettendo a Jane Lawton di aiutarla a trovare un lavoro. Scrive lo scrittore francese nel 1938 o 39: “Solo un piccolo biglietto, piuma d’angelo, e domani ti scriverò un biglietto d’amore su un angolo del tavolo, e avendo solo questo strano foglio di fronte a me, voglio segretamente raccontarti un’amicizia che ha solide radici – e tutto il mio desiderio di aiutarti.”

Sostiene Champion che Jane Lawton ottenne effettivamente un lavoro grazie a Saint Exupéry, il quale nel dicembre 1940 inviava – tramite il consolato francese – un telegramma indirizzato a Jane per avvisarla del suo imminente arrivo a New York,  raccomandandole però di “non dirlo a nessuno”. Un documento che rivela, incalza l’antiquario francese, sia la confidenza tra i due sia il riserbo che per molto temo ha avvolto la relazione. D’altronde l’aviatore e scrittore francese, che ebbe una vita sentimentale tormentata e turbolenta, era sposato.

Nel lotto c’è anche un dattiloscritto di 3 pagine scritto da Jane Lawton e inviato alla Walt Disney nel luglio 1945, dove sono “riprodotte fedelmente le diverse sequenze della storia” de Il piccolo principe, racconta Champion per un adattamento del racconto a cartoni animati. Una proposta che ancora per l’antiquario francese non ebbe prosieguo e difficilmente avrebbe potuto averlo “senza il consenso della moglie di Antoine de Saint Exupéry o un accordo ottenuto dallo stesso autore”, antecedente alla sua scomparsa.

Quando il piccolo principe non ritornò sulla Terra

Antoine de Saint Exupéry era nato a Lione il 29 giugno 1900. Proveniente da una famiglia aristocratica, da adulto fu contemporaneamente aviatore, militare e civile, e scrittore.

Attratto dal volo fin da bambino, durante il servizio militare nel 1921, compì il suo primo volo in solitaria, un pioniere che nel 1922 ottenne la licenza di pilota.

Il 1925 vide il suo debutto letterario con la novella L’aviateur, seguita dal romanzo Courrier sud nel 1928.

Della sua produzione letteraria, l’opera più nota è Il piccolo principe pubblicato nel 1943, una favola allegorica (la metafora esalta l’animo fanciullesco – il piccolo principe – che sopravvive a quello dell’adulto) dove immagina un piccolo principe, per l’appunto, giunto sulla Terra da un pianeta lontano che soccorre l’aviatore, che a sua volta soccorrerà il ragazzo.

Il racconto di formazione sull’educazione sentimentale, ma forse più fiaba per gli adulti, prese spunto da un fatto realmente accaduto all’autore, quando questi, sorvolando l’Africa, per un problema al motore fu costretto a un atterraggio di fortuna e trascorse nel deserto la notte intera in attesa dei soccorsi. Ciò non si ripeterà il 31 luglio 1944 quando Antoine de Saint Exupéry, impegnato come aviatore nella Seconda guerra mondiale, dopo essere decollato dalla Corsica, non fece più ritorno. I resti dell’aereo, secondo la stampa francese, furono ritrovati nel 2004, al largo dell’Île de Riou (isola a sud della Marsiglia) a 60 metri di profondità.

Il Salone internazionale dei libri rari e degli autografi

Nel giugno 1984, l’Unione nazionale delle librerie antiche e moderne (SLAM) organizzò, su iniziativa della sua presidente Jeanne Laffite, la prima Fiera Internazionale del Libro Antico a Parigi, presso la Conciergerie. In questo luogo storico, l’evento fu un notevole successo e ogni due anni librai di tutto il mondo si recano a Parigi per esporre documenti eccezionali e di una grande diversità.

Dal 1993, il Salone si è trasferito alla Maison de la Mutualité dove questo incontro bibliofilo è diventato annuale dal 1995. Dall’aprile 2007, la navata centrale del Grand Palais ospita la Fiera del Libro Antico. Fino al 2015, questo evento è stato associato al Salon de l’Estampe et du Dessin, organizzato dalla Chambre Syndicale de l’Eprampe et du Dessin et du Tableau.

Nel 2015, la Fiera internazionale del libro antico, dell’incisione e del disegno è diventata la Fiera internazionale del libro raro, autografo, incisione e design e nel 2016 è stata l’Unione nazionale delle librerie antiche e moderne è l’organizzatore dell’intero Salone.

Dal 2017 al 2019, il Salon du Livre rare è stato organizzato in collaborazione con il Salon de l’Objet d’Art.

Oggi è l’evento più bello del suo genere in Francia e uno dei più importanti al mondo, con 150 librerie da tutto il mondo, tutte affiliate alla International League of the Old Bookstore (LILA), ed esperti in oggetti rari e storici.

Tutti questi professionisti portano alla luce un inestimabile patrimonio scritto, grafico e artistico e questo eccezionale evento culturale è un’occasione unica per prendere confidenza con la nostra memoria collettiva.

 

Immagini; 1-3) Lo scrittore e aviatore Antoine de Saint Exupéry – foto d’epoca; 2) Telegramma di de Saint Exupéry a Jane Lawton, uno di 7 documenti inediti; 4) Parigi, Grand Palais, un’edizione del Salone internazionale dei libri rari e degli autografi 

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