Bangla – la serie. Le seconde generazioni di italiani si raccontano
Italiani di seconda generazione, questi italianissimi ma che non riescono ad avere la cittadinanza tornano alla ribalta in televisione in chiaro su Rai 3.
Dal film di successo Bangla del 2019, vincitore del David di Donatello come miglior esordio, è nata la serie di otto episodi attualmente trasmessi su Rai Play ma dal 27 aprile al 6 maggio in prima serata su Rai3, scelta dell’emittente che mostra l’apprezzamento del pubblico.
Ideato, scritto e interpretato da Phaim Bhuiyan, che si presenta come “ventitreenne, 50 per cento bangla, 50 per cento Italia e 100 per 100 Torpignatatra” quest’ultimo quartiere multietnico di Roma.
Bhuiyan, come tanti italiani di seconda generazione ci sorprende per il suo perfetto e spontaneo accento romanesco e affascina il pubblico come protagonista una trama esile ma che non perde mai il ritmo incentrata nel fare conciliare la sua relazione con una giovane emancipata autoctona (interpretata da Carlotta Antonelli), rispettando i precetti di castità dettati dall’Islam e le tradizioni familiari. Dilemma in contrasto con l’indole pigra e indolente del protagonista.
Infatti, racconta Bhuiyan ad askanews, all’inizio della sceneggiatura ha riportato i suoi problemi, ossia “i contrasti che vivo tutti i giorni”. Poi prima di iniziare a girare con il coregista Emanuele Scaringi ha sottoposto il progetto e le prime bozze di scrittura alla comunità “per vedere quale era la percezione rispetto ad alcune scene, se potessero offendere”.
“Dove abbiamo potuto portare la verità l’abbiamo fatto – prosegue Phaim -. Quindi sì, sicuramente il sesso, e per esempio un altro tema è il mese di Ramadan. Ma anche raccontare le prime generazioni, quindi come si vive dopo che magari si è perso tutto e si deve trovare una soluzione. Il subaffitto è una di quelle, che anche la mia famiglia ha vissuto”.
“Mi aspetterei di più che lo vedesse chi non conosce queste realtà, perché magari potrebbe farsi un’idea. E magari che nasca un dibattito anche per le seconde generazioni che non erano mai state rappresentate prima, mentre adesso possono avere diversi spiragli e diverse voci. Quindi la serie potrebbe diventare un punto di riferimento”.
Nel cast anche Pietro Sermonti nel ruolo Olmo Bibolotti, contestatore e anticonformista, padre della ragazza, che racconta così il suo personaggio: “Olmo Bibolotti è un babbo che stimo profondamente perché se penso che sua figlia, interpretata dalla meravigliosa Carlotta Antonelli, ama a tal punto il giovane uomo interpretato da Phaim da riuscire a comprimere il desiderio di fare l’amore perché lui prima del matrimonio non lo può fare e anzi riesca a fare una tabella dove scrive ciò che si può fare e ciò che è vietato mi sembra un modo straordinariamente coraggioso di vivere l’amore. Coraggioso e profondissimo paradossalmente”.