Floriade. La natura urbana per città vivibili e sostenibili
Floriade Expo 22, la mostra internazionale di floricoltura e orticoltura che l’Olanda ospita ogni 10 anni è stata inaugurata il 14 aprile 2022. Prevista un’affluenza di oltre 2 milioni di visitatori nel corso dei prossimi 6 mesi, tanto durerà la mostra, per apprendere dai 210 partecipanti provenienti da circa 30 Paesi (Italia inclusa), le soluzioni ecologiche per le città e i giardini del futuro.
Green Cities in growth (Città verdi crescono) è, infatti, il tema della fiera, allestita su 60 ettari ad Almere, città distante da Amsterdam circa 30 chilometri, che, riporta Efe, presenta le novità per rendere le metropoli più vivibili e sostenibili.
Ed ecco allora le piastrelle di alghe, le ceramiche di sterco di mucca, gli alberi che regolano la temperatura e le tecnologie che garantiscono il cibo agli abitanti. Visitare i padiglioni sarà come passeggiare in una città dove (auspichiamo presto) dominerà la natura urbana e piante, alberi, animali e persone condivideranno lo stesso spazio.
Priorità al riutilizzo, primo tema nelle agende politiche e commerciali di tutto il mondo per l’emergenza climatica; seguono, allora, i “sotto – argomenti – ha spiegato il direttore della fiera, Hans Bakker, nel corso della conferenza stampa internazionale – verde, alimentazione, guarigione ed energizzazione delle città”.
Dal 1960 la mostra Floriade si tiene ogni 10 anni, ogni volta in una diversa città olandese, organizzata dal Consiglio orticolo olandese istituito nel 1908 per migliorare e promuovere le esportazioni.
Sette le edizioni organizzate finora, criticate, secondo Efe, perché troppo costose e troppo poco redditizie, soprattutto le ultime 3 allestite a Zoetermeer (1992), a Haarlemmermeer (2002) e a Venlo (2012), stigmatizzate per le perdite tanto da mettere in discussione la prosecuzione dell’evento.
Preventivati inizialmente 10 milioni dal Comune di Almere, poi ritenuti insufficienti dallo stesso Comune che ha deciso di salvare la mostra investendo altri 16 milioni; quindi l’organizzazione ne ha chiesti altri 15 per arredare l’area espositiva temporanea. D’altronde, nonostante siano stati gli stessi comuni organizzatori a denunciare la perdita di diversi milioni, hanno finito col difendere l’evento considerandolo, complessivamente, positivo per le loro città.
In questa edizione poi il vantaggio sembra essere permanente, perché nelle intenzioni del Comune ospitante lo spazio allestito per la fiera sarà trasformato in un quartiere urbano verde, nel pieno rispetto del lavoro già eseguito per l’evento. Chissà se rimarrà anche Beehold, la figura alta 12 metri composta da 10.000 api in acciaio realizzate appositamente per Floriade dall’artista olandese Florentijn Hofman.
Immagini: Almere (Olanda), Floriade Expo 22. 1-2) primo piano della statua Beehold alta 12 metri realizzata con 10mila api in acciaio dall’artista olandese Florentijn Hofman; 3) uno dei progetti esposti alla mostra