Quel podio olimpico che ha unito le due Cine

Lo sport unisce dove questioni geopolitiche dividono: è una frequente prerogativa olimpica. E così il 5 agosto 2024, i ginnasti dell’artistica, Zhang Boheng, della Repubblica Popolare Cinese e Tang Chia-Hung di Taiwan, vincono ex-aequo il bronzo a Parigi 2024 alla sbarra, con il punteggio 13.966.

I due Paesi, è noto, sono ostili. L’Isola di Taiwan (o Formosa) è molto vicina alla Cina continentale, divisa soltanto dallo stretto che porta il suo nome. È piccola, con poco più di 23 milioni di abitanti ma è importante proprio per la sua posizione geografica – situata tra il nord-est e il sud-est asiatico è considerata strategica sia difensiva sia offensiva non soltanto dalla Cina – ed è la 21° economia al mondo.

Fino al 1949 politicamente cinese, poi con la guerra civile vinta dai comunisti di Mao Zedong, che proclamò la Repubblica Popolare, i suoi antagonisti, i nazionalisti con a capo Chiang Kai-Shek, vi si rifugiarono con forze sufficienti per tenere a bada il nemico Mao, porre fine alla guerra civile e darsi un’entità nazionale.

Da allora sia Taiwan sia la Repubblica Popolare considera la propria autorità legittimata a rappresentare l’intera Cina. Ma la Continentale (vale a dire 1,400 e oltre miliardi di cittadini), rivendica l’isola: vuole il “ricongiungimento”, massimo entro il 2049 (i cento anni dalla vittoria e il tempo per la realizzazione del ‘sogno cinese’ dell’attuale presidente Xi Jinpinge, spiegato come “il ringiovanimento della nazione”, riportandola all’antica grandezza) e, a tutt’ oggi, sono soltanto soltanto da 13 Paesi al mondo, oltre al Vaticano, a riconoscere la sua indipendenza.

Le minacce della Repubblica Popolare contro l’Isola sono frequenti. Ma il 5 agosto 2024 sul podio di Parigi 2024 i due atleti   Zhang Boheng e Tang Chia-Hung hanno condiviso il podio e si sono abbracciati, incuranti a mostrare le due medaglie ai fotografi: ne basta una.

Un’immagine che ci ha riportato alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang, nel febbraio 2018, quando le 2 Coree sfileranno insieme sotto un’unica bandiera, detta di unificazione, che raffigura la penisola coreana tinta di blu sullo sfondo bianco, adoperata per la prima volta nel 1991 nel corso del campionato mondiale di ping-pong e sventolata alle Olimpiadi dal 2000 al 2006, l’ultima volta in cui le 2 Coree si sono presentate assieme.

I Giochi olimpici non hanno più il potere di fermare le guerre, come accadeva nell’antica Grecia, ma riescono ancora a fare anche se – brevi – piccoli miracoli.

 

Immagine: Parigi, 5 agosto 2024,  Zhang Boheng, della Repubblica Popolare Cinese e Tang Chia-Hung di Taiwan (da sinistra, gli ultimi due) vincono ex-aequo il bronzo a Parigi 2024, alla sbarra con il punteggio 13.966 – By Olimpics – X

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