Due miliardi di dollari per i civili dello Yemen. Ma non è la soluzione

A Ginevra il 3 aprile 2018 si è tenuta la Conferenza dei Donanti organizzata dall’Onu, la Svezia e la Svizzera. Motivo della Conferenza la raccolta fondi per fronteggiare la crisi umanitaria dello Yemen provocata dalla guerra civile in corso.

Obiettivo centrato: sono stati promessi (saranno raccolti nel corso dell’anno) da 40 Stati membri la somma complessiva di due miliardi di dollari. Un importante contributo che appoggerà il Piano di Risposta Umanitaria allo Yemen sviluppato dalle Nazioni Unite, che richiede un finanziamento di quasi tre miliardi di dollari per prestare assistenza ai 13 milioni di civili che necessitano delle cure più urgenti. Complessivamente, su una popolazione di circa 27 milioni, sono 22 i milioni di yemeniti da soccorrere, numeri che hanno indotto l’Onu a considerare la crisi yemenita la più grave, fra quelle in corso nel mondo.

Della somma raggiunta, fanno parte anche i 930milioni di dollari donati dall’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi (tra gli autori –  attori del conflitto) come annunciato il 27 marzo 2018.  Altri Paesi si sono ripromessi di versare il proprio contributo nel corso del 2018.

Una situazione paradossale come si riflette dalle parole di António Guterres, Segretario generali dell’Onu, pronunciate nel corso della Conferenza “La somma raggiunta è un successo della solidarietà inernazionale verso il popolo yemenita – ha detto Guterres – però non è sufficiente. La crisi non si risolve con la soluzione umanitaria ma con quella politica.  Abbiamo urgente bisogno di un processo politico serio che porti a una soluzione politica  definitiva, se non vogliamo ritrovarci nel prossimo futuro ad organizzare nuovamente Conferenze come questa”.

Recentemente l’inviato speciale Onu per lo Yemen ha visitato sia   Ṣanʿāʾ sia Riad, rispettivamente capitali dello Yemen e dell’Arabia Saudita, ed ora è pronto a presentare un piano di azione che riunisca tutte le parti in causa del conflitto, per avviare seri negoziati che portino alla fine del conflitto.

Nel corso della Conferenza Guterres  (nella foto a lato) ha sottolineato – ancora una volta –  l’urgenza di eliminare le restrizioni di cui soffrono gli interventi umanitari nello Yemen e alle sue frontiere e ha richiamato tutte le parti in causa del conflitto al rispetto del diritto internazionale umanitario e alla protezione dei civili.

Ad aprile nello Yemen inizia la stagione delle piogge, per cui gli aiuti umanitari si focalizzeranno nell’assicurare che le famiglie abbiano cibo sufficiente, nella ripartizione dell’acqua potabile, nell’approvvigionamento nelle aree ad alto rischio e nell’intensificazione della campagna vaccinale per evitare il ripetersi dell’epidemia di colera che nel 2017 ha causato migliaia di morti.

 

Foto di copertina by Ahmed ben Lassoued per Ocha

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