La scorta della memoria nel solco del silenzio contro le retorica

Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo, inviata a partecipare alla tradizionale “Scorta per la Memoria” il presidio sotto l’albero della memoria di ulivo che la loro mamma, Maria Pia Lepanto, volle piantare nella buca dell’esplosione che uccise Paolo e gli agenti della sua scorta il 19 luglio 1991, come simbolo di pace e speranza e rinascita.

“Quell’olivo che affonda le radici nella terra bagnata dal sangue di Paolo Borsellino, di Agostino Catalano, di Claudio Traina, di Emanuela Loi, di Vincenzo Li Muli e di Eddie Cosina – ricorda Salvatore – i componenti della Scorta del Quarto Savona 21 che quel giorno, insieme ad Antonino Vullo, condannato a sopravvivere, erano stati comandati per il loro appuntamento con la morte”.

Nel 2021, dopo che la targa in ricordo posta alla base dell’albero era stata più volte danneggiata – come riportò abbanews – è stata installata una telecamera di sorveglianza sotto il Castello Utveggio da dove Via D’Amelio e il suo ulivo sono visibili anche a occhio nudo, ma soprattutto da dove “c’era sicuramente la cabina di regia” che guidò la strage. E il presidio è stato organizzato dal 1° maggio a tutto luglio per poi proseguirlo ogni 19 del mese

Per quest’anno Salvatore Borsellino chiede che sia organizzato a partire dal 13 giugno (il giorno dopo delle elezioni condizionate da condannati per mafia) e fino al 19 luglio, giorno della strage di Via D’Amelio.

“Per noi la memoria non si riduce ad un solo giorno all’anno, magari sovrapponendo gli anniversari di stragi diverse per lavarsi la coscienza più in fretta – scrive Salvatore Borsellino -. Per la Memoria, la Verità e la Giustizia si lotta 365 giorni all’anno e quest’anno, nel trentennale delle stragi, poiché si scateneranno i megafoni della retorica e si alzeranno anche le voci di chi da tempo ha perso il diritto di parlare, mentre si ripetono da parte del CSM gli stessi errori perpetrati a suo tempo con Giovanni Falcone, abbiamo deciso di celebrare il 19 luglio all’insegna del silenzio”.

Quindi per commemorare la strage di Via D’Amelio e ricordare i suoi morti, nessun dibattito, nessuna parola, soltanto il silenzio amplificato dalla musica.

Il Suon del Silenzio, s’intitola infatti “la nostra giornata della memoria”.

In Via D’Amelio il 19 luglio ci sarà soltanto un palco che sarà calcato dal violoncellista Luca Franzetti, scelto per la sua arte e per il suo impegno civile.

Franzetti che suona “nei campi profughi in Palestina, nelle carceri e nelle favelas – conclude Salvatore Borsellino –  suonerà e commenterà le 6 suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach, in particolare la numero 2, ispirata alla rabbia e la numero 3, ispirata all’amore, i due sentimenti che hanno convissuto nel mio animo in questi trenta anni e che grazie ai tanti giovani che incontro nelle scuole continuano a fare vivere la mia speranza”.

 

 

Per coloro che volessero partecipare alla Scorta della memoria potrà rivolgersi al link di Facebook: Registrazione per la scorta per la memoria 2022.

 

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