Taggato: Centro Studi Paolo e Rita Borsellino

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Gli abusi che distruggono il lavoro dei giovani vulnerabili

Il gregge di ovini portato abusivamente al pascolo in oltre due ettari di girasoli a Gela e che ha distrutto irrimediabilmente il raccolto e la produzione annuale dell’olio, frutto di un progetto sperimentale di Open Housing per l’inclusione sociale e professionale dei giovani in situazioni di temporanea vulnerabilità è solo uno di una serie di atti vandalici contro il progetto come denuncia del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino

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Renato Scarpa. In ricordo della sua grande umanità

Pochi, forse, sapevano che l’attore Renato Scarpa, il complessato Riccardino in ‘Ricomincio da tre’ di Massimo Troisi o il cardinal decano Gregori in ‘Habemus Papam’ di Nanni Moretti, scomparso per un malore il 30 dicembre 2021 all’età di 82 anni, era un grande amico di Rita Borsellino e presenza costante alle commemorazioni annuali della strage di Via D’Amelio. Claudio Fiore, figlio di Rita, lo ricorda e saluta così

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#DonneRigenerAttive. A Palermo una toponomastica femminile

Il progetto #DonneRigenerAttive fra le varie iniziative propone di tracciare a Palermo una toponomastica femminile, partendo dal luogo-simbolo di Via D’Amelio. Per le donne e dedicato alle tante donne che hanno dedicato e dedicano la loro vita alla lotta contro le mafie e che possiamo dare una mano affinché si realizzi sottoscrivendo la petizione

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Palermo. Un albero al mese, una quercia per Rita Borsellino

Nell’ambito dell’iniziativa di Italia Nostra ‘Un albero al mese’ il 5 giugno 2021 al Parco Uditore di Palermo sarà piantata una quercia in memoria di Rita Borsellino. L’iniziativa è aperta al pubblico nel rispetto delle norme sanitaria. Sono previsti interventi istituzionali e dei familiari di Rita Borsellino e letture all’aperto con la ‘Bibliolapa’, la biblioteca itinerante da lei fortemente voluta, realizzata e operante

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L’albero Aylan. Ieri come oggi simbolo di pace e di accoglienza

Cinque anni fa nella scuola elementare di piazza Magione di Palermo venne piantato un albero, un olivo, al quale venne dato il nome di Aylan in ricordo di tutti i bambini vittime della tratta di migranti. L’albero, cresciuto rigoglioso, oggi come allora rappresenta un simbolo di pace “rinnova l’ accoglienza verso tutti i bambini e le famiglie migranti e di altre culture che vivono e arrivano nella città di Palermo