Africa. Le note di Miriam Makeba contro Covid – 19

Pata, pata, ossia Tocca, tocca scritta in lingua Xhosa (il titolo si scrive in originale phatha, phatha) e cantata da Miriam Makeba, detta Mamma Africa, risale al 1967 .

Nata in Sudafrica, Makeba (1932-2008) con quel brano, che diede il nome all’intero album di canzoni, fece il giro del mondo. Un’hit internazionale e intramontabile, dal ritmo insuperabile al punto da essere ripresa in Africa nel 2020 per diffondere le norme igieniche anti-Covid.

Rimixata e parzialmente riscritta dall’artista Benin Angelique Kidjo, con il supporto dell’Unicef il brano, diventato No pata pata (Non toccare), invita a rispettare il distanziamento fisico e viene regolarmente trasmessa dalle radio di tutto il continente africano per raggiungere le popolazioni più remote.

Recita il testo rielaborato: “È tempo di fermarsi/ non è tempo di pata pata/dobbiamo tenere le nostre mani pulite, non toccatevi la faccia, tenete le distanze”.

Il video musicale (disponibile su Spotify e Itunes) è stato globalmente lanciato il 9 maggio nell’evento Unicef Won’t Stop che ha visto anche le performance di Cher, Pink, Rod Stewart, Sting, Eurythmics, Cheryl Crow e Il Volo e con l’invito di pubblicare video personali mentre si canta la nuovo versione (nel pieno rispetto delle regole anti Covid) sotto l’hashtag #NoPataPata.

La risposta e stata immediata e “travolgente” scrive l’Unicef, con contributi provenienti da ogni parte del mondo, Italia compresa.

 

Immagine: le cantautrici Miriam Makeba (a sinistra) e Benin Angelique Kidjo sul palco. Photo by Unicef Italia

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