Un piccolo aereo per combattere l’inquinamento delle navi cargo

Nato in Svezia, ha varcato i confini ed è arrivato in Belgio adottato dalla Guardia costiera per combattere l’inquinamento causato dai motori delle grandi navi da carico.

Si tratta di un piccolo aereo da ricognizione, al quale, grazie al suo sistema di analisi informatizzato, gli basta avvicinarsi a una nave per rilevare anche i dettagli della diffusione delle particelle nocive. A bordo è stato installato un sensore chiamato sniffer – riporta euronews.com – che misura le emissioni delle navi soprattutto quelle di ossido di zolfo e monossido di azoto fino a 15 navi l’ora, quando un singolo ispettore nel porto ne riesce a controllare soltanto una al giorno.

Il paragone tra le capacità del nuovo velivolo e il sistema finora adottato ben raffigura l’utilità ambientale del piccolo aereo. Infatti, se i risultati belgi saranno incoraggianti, entrerà nel sistema rilevamenti anche di altri Paesi.

Se le automobili Diesel, dimostratosi più inquinanti di quelle a benzina al contrario del previsto, stanno mano man scomparendo dalle nostre strade non è così per i nostri mari, dove le navi cargo continuano a essere alimentate con gasolio meno raffinato.

Questo perché il traffico marino risponde a norme diverse da quelle stradali terrestri e soltanto da un anno è stato sottoposto a misure antinquinamento, nonostante alcuni studi avessero da tempo dimostrato come siano sufficienti 20 navi cargo che attraversano le tratte transoceaniche per inquinare quanto la totalità del traffico stradale mondiale.

Considerando che il 90% dei prodotti mondiali sono trasportati con container navali è facile comprendere le dimensioni del loro impatto ambientale: bruciano un’enorme quantità di gasolio e i residui catramosi rimangono nei mari.

Il costo dell’economia internazionale. Economico o ambientale?

Le navi continuano a usare il gasolio perché è molto più economico: di conseguenza costi di trasporto che ricadono sui prodotti, sono minori a beneficio dell’economia internazionale.

Inoltre le emissioni delle navi tutte (da cargo, da crociera, i traghetti etc.) sono considerate meno invasive di quelle delle macchine su strada che arrivano ovunque. Mentre quelle delle navi si concentrano nelle località in prossimità dei porti, soprattutto quando sono attraccate ai moli e rimango con i motori accesi per svolgere determinate funzioni.

Al netto dei disastri ambientali per perdite di carburante e/o naufragi, il traffico marittimo è – nella sua normalità – talmente inquinante che l’Organizzazione Marittima Internazionale ha anticipato al 2020 l’obbligo di utilizzare Diesel con livelli di zolfo pari a quello per le autovetture (massimo di 0,5% di zolfo, rispetto al precedente 3,5%), in modo da coincidere con i tempi dell’abbandono delle auto Diesel in Europa.

Molto più a rilento sarà, invece, lo svecchiamento del parco navi, sempre per contenere i costi dei trasporti.  Ecco perché si confida sul piccolo ma prezioso aereo svedese per arginare l’inquinamento dei nostri mari.

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