La classifica della città più inquinate d’Europa. Brutta aria per l’Italia

Sono 4 le città italiane tra le prime 10 più inquinate d’Europa. A rilevarlo l’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) che ha pubblicato una mappa della qualità dell’aria urbana registrata dal 2019 al 2020. Sono Cremona, Vicenza, Brescia e Pavia, tutte nella Pianura Padana, classificate per la qualità dell’aria “molto scarse”.

La classifica si basa sui livelli medi di particolato fine (PM2,5) misurati da 400 stazioni di monitoraggio nelle aree urbane e suburbane.

Le città che hanno conquistato la classificazione “buona” hanno nell’aria una presenza di polveri sottili inferiore agli orientamenti sanitari nell’esposizione a lungo termine al PM2,5 fissato a – pari a 10 microgrammi per metro cubo d’aria (10 μg/m3) – fissati dall’Oms. L’Unione europea ha fissato un valore limite annuale per il PM2,5 pari a 25 μg/m3. La classificazione molto scarsa, dunque, indica quelle città dove i livelli sono pari o superiori al limite prestabilito.

La classifica per concentrazione di particolato

Le peggiori

Primo posto: Nowy Sacz (27,3) concentrazione di particolato), Polonia;
secondo posto: Cremona (25,9), Italia;
terzo posto: Slavonski Brod (25,7), in Croazia;
quarto posto: Vicenza (25,6), Italia;
quinto posto: Zgierz (25,2), in Polonia;
sesto posto: Piotrków Trybunalski (24,9), Polonia;
settimo posto: Zory (24,9), Polonia;
ottavo posto: Cracovia (24,7), Polonia;
nono posto: Brescia (24), in Italia;
decimo posto a pari merito: Pavia, Italia e Veliko, Bulgaria, entrambe con una concentrazione di 22,9.

Anche Milano e Roma, purtroppo, figurano nella classifica dell’AEA delle città più inquinate: la prima con una concentrazione di 20,1 e la capitale con 12,9.

Le migliori

Tra le migliori invece troviamo:

primo postoUmeå (3,7), Svezia;
secondo posto: Tampere (3,8), Finlandia;
terzo posto: Funchal (4,2), Portogallo;
quarto posto:Tallin (4,4), Estonia,;
quinto posto:Bergen (4,6), Norvegia.

Delle 323 città monitorate 127 hanno guadagnato la classificazione di buona.

Secondo l’AEA il particolato fine è l’inquinante atmosferico più dannoso per la salute, causa di malattie e morti premature: l’esposizione a lungo termine al PM2,5 causa patologie cardiovascolari e respiratorie.

“Sebbene negli ultimi dieci anni si sia registrato un netto miglioramento della qualità dell’aria in Europa, dall’ultima valutazione annuale effettuata dall’Aea, emerge che nel 2018 l’esposizione al particolato fine ha causato circa 417mila morti premature in 41 Paesi europei” commenta l’Agenzia Europea per l’ambiente.

 

 

Immagini: 1) Cremona, una della città più inquinate d’Europa; 2) Umeå, in Svezia, è la città europea con la migliore qualità dell’aria  

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