Chandrayaan 3. Missione compiuta

L’ India è riuscita, primo Paese al mondo, a far atterrare una navicella spaziale vicino al Polo sud della Luna, il 23 agosto 2023, alle 14,30 ora italiana.

Il merito di aver raggiunto questa parte del Satellite è grande, perché si ritiene che proprio qui vi siano importanti riserve di acqua ghiacciata ed elementi preziosi.

Finora non era stato possibile per le difficili condizioni geologiche e meteorologiche della regione. Il terreno del Polo Sud è più duro, accidentato, pieno di crateri e valli profonde e, privo di un’adeguata luce solare, la temperatura scende fino a -230°C. Si tratta di condizioni molto complesse per atterrare e, successivamente, per analizzare il terreno vicino.

Nel passato, missioni come Apollo e Surveyor della NASA o quelle sovietiche sono atterrate vicino all’equatore lunare, dove il terreno è generalmente più pianeggiante e più adatto all’atterraggio, rispetto all’aspro paesaggio lunare del Polo Sud. Risale pochi giorni dopo il fallimento dell’analogo tentativo russo con Luna-25.

Chandrayaan-3 (in sanscrito per l’inglese mooncraft)  – dell’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (ISRO) –  era decollata da una piattaforma di lancio nel sud dell’India lo scorso 14 luglio. Si tratta del secondo tentativo dopo quello del 2019.

Si tratta di un lander è a forma di scatola, con quattro gambe di atterraggio e quattro propulsori di atterraggio. Pesa circa 1.700 chili, compresi i 26 kg del rover. A bordo trasporta diversi strumenti scientifici, uno progettato per misurare la conduttività termica e la temperatura superficiale, un altro per rilevare i terremoti lunari e la sonda Langmuir per stimare la densità e la variazione del plasma, o gas surriscaldato, nell’ambiente lunare. Incorpora anche una serie di retroriflettori laser della NASA per misurare le distanze utilizzando la portata laser.

Il rover di esplorazione utilizzerà uno spettrometro a raggi X a particelle alfa (APXS) per cercare elementi nel suolo e nelle rocce lunari e un altro spettroscopio a decadimento indotto dal laser (LIBS) per esaminare la composizione chimica ed elementare della superficie lunare.

 

Immagine: navicella spaziale Chandrayaan-3

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