Brian Mock. Il maestro della saldatura
Il riciclo, è noto, è anche materia e materiale d’ arte. Ben lo dimostra lo scultore statunitense Brian Mock che trasforma i ferrivecchi in sculture di uomini e animali a grandezza naturale, esposte nelle gallerie di varie parti del mondo da New York a Maui (Oceania) e acquistate dalla catena museale Ripley’s Believe It or Not!
Del suo lavoro Mock dice: “Dare agli oggetti vecchi e di tutti i giorni una nuova vita come una scultura è un processo artisticamente impegnativo, ma gratificante. Il mio lavoro è progettato per enfatizzare l’intraprendenza e incoraggiare il coinvolgimento degli spettatori. Le reazioni del pubblico alimentano la mia creatività e mi aiutano a dare vita alle mie visioni”.
In sostanza un manifesto di quest’arte la cui storia si colloca dalle avanguardie storiche dei primi anni del Novecento in poi, quando gli artisti iniziarono a essere ispirati dagli scarti, dai rifiuti, dall’immondizia dagli oggetti abituali della nostra vita quotidiana.
Meck si è affacciato nel mondo artistico intagliando e dipingendo il legno. Alla fine degli anni Novanta ha iniziato a scolpire usando il metallo riciclato ed è a questo punto della ricerca della sua espressione artistica che “si è accesa” la sua “passione creativa”. Con il tempo, sperimentando da autodidatta, Mock ha affinato la capacità nella saldatura facendone l’elemento caratteristico del suo lavoro, come mostrano le immagini della sua produzione artistica che seguono, tratte dal sito ufficiale dell’artista Brian Mock.com.