Spagna. Le vittime della violenza di genere equiparate alle vittime del terrorismo
“Una società che uccide le sue donne è una società malata”: Questa frase è stata pronunciata da Monica Oltra (foto a lato), politica spagnola, quando nell’aprile 2017 a Valencia (Spagna), è stato presentato il Pacto Valenciano contro la violenza di genere, siglato il 18 settembre 2017: data dalla quale entrerà in vigore nella Comunitat Valenciana, regione a statuto autonomo. Il Patto di Valencia si prefigge di rendere ogni tipo di maltrattamento di genere un problema pubblico e sociale, sottraendolo dalla dimensione di problema domestico, così com’è stato considerato finora.
Sottoscritto da 63 rappresentanti delle istituzioni, partiti, università, forze dell’ordine e associazioni, presieduto da Ximo Puig (nella foto in alto), presidente della Generalitat Valenciana, è composto da 5 linee strategiche, si pone 21 obiettivi e presenta 293 misure concrete. Un progetto di azioni coordinate, volte a sradicare il tragico fenomeno, che vanno dall’attinente programma educativo nelle scuole, alla risoluzione delle disuguaglianze professionali tra uomini e donne.
Distacca la misura che equiparerà gli aiuti alle vittime della violenza di genere con quelli percepiti dalle vittime degli attacchi terroristici: per cui l’attuale risarcimento di 6mila euro raggiungerà i 75mila.
Il Patto di Valencia si sommerà al Patto dello Stato in discussione nel Parlamento centrale di Madrid – il cui iter dovrebbe terminare entro settembre 2017 – formato da 200 punti, da realizzare con un finanziamento, previsto, di 1 miliardo di euro.