Appello per Patrick Zaki. Non abituiamoci all’ingiustizia

L’Università di Bologna continua incessantemente a stare accanto e sostenere Patrick Zaki e il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne (LILEC) del quale Zaki è allievo, lo scorso  il 27 luglio ha lanciato un nuovo appello – il cui testo riportiamo di seguito – affinché al giovane sia data la possibilità di tornare a Bologna è terminare i suoi studi.

L’appello

Patrick Zaki, il nostro studente egiziano iscritto al GEMMA International Joint Master’s Program (in women’s and gender studies) e alla laurea magistrale in Letterature moderne, comparate e postcoloniali, non è ancora libero.

Dopo una lunga e ingiusta detenzione di quasi due anni (dal 7 febbraio 2020) in carcere in Egitto, Patrick è stato rilasciato l’8 dicembre 2021 e ha potuto riabbracciare i suoi cari.

Ma Patrick non è libero; è solo uscito di prigione. 

Dopo lunghi mesi che hanno messo a dura prova la sua salute e il suo spirito, la crudeltà psicologica non ha ancora fine. Di rinvio in rinvio, Patrick attende ancora un processo equo e tutti noi, insieme a lui, aspettiamo che venga finalmente assolto da tutte le accuse.

Patrick non è libero ed è in attesa di poter tornare in Europa, in Italia e a Bologna, al Master, per terminare gli studi, bruscamente interrotti. Se è vero che Patrick ha potuto studiare online, è altrettanto vero che non può frequentare le nostre biblioteche, i nostri archivi per fare le ricerche necessarie ai suoi esami e alla sua tesi.

Non possiamo accettare l’abitudine di vivere con l’ingiustizia. Non possiamo accettare libertà parziali che non rendono giustizia. Non vogliamo abituarci a questa situazione. Patrick aspetta da troppi mesi una sentenza che deciderà la sua vita; la prossima udienza si terrà il 27 settembre 2022.

Chiediamo che Patrick possa tornare in Italia adesso, anche prima dell’udienza del 27 settembre, per finire gli esami del primo anno e fare le sue ricerche.

Chiediamo a tutti noi di non abituarci alla sua presenza virtuale, di non stancarci di chiedere la sua libertà e il suo ritorno a Bologna.

Continueremo il nostro impegno nei confronti di Patrick, dei diritti umani e di coloro che si trovano in situazioni a rischio.

Il Master GEMMA e il Responsabile del Dipartimento LILEC

 

 

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