Onore a James Meredith. Sessant’anni d’integrazione

Il 1 ottobre del 1962 James Meredith diventava matricola dell’Università del Mississippi di Oxford (Stati Uniti), diventando il primo afroamericano ad essere ammesso dall’ateneo.

Già il precedente 20 settembre Meredith si era recato all’università per procedere con l’iscrizione ma trovò l’ingresso bloccato.

Dal 1954 con la sentenza Brown v. Board of Education la Corte Suprema aveva stabilito che la segregazione razziale era anticostituzionale,  ma niente era cambiato per  l’istituzione  che continuava ad accettare soltanto iscrizioni di studenti bianchi.

Ma James Meredith era intenzionato a far valere i propri diritti civili, ispirato e supportato dalla presidenza Kennedy.

Nei giorni precedenti erano scoppiate violente manifestazioni dei cittadini, ampiamente promosse dal Governatore, Ross Barnett, convinto segregazionista di uno degli Stati più segregazionisti degli Stati Uniti.

Ci furono morti, uno dei quali un giornalista dell’Afp e centinaia di feriti e di arresti.

Per riportare la calma in città, ci vollero molti soldati federali inviati dal presidente John Kennedy.  Mentre il 24 settembre, la Corta d’Appello Federale ordinava all’Ateneo di ammettere Meredith e il successivo 30 il procuratore generale, Robert Kennedy (fratello di John), raggiungeva un accordo con il Governatore Barnett.

Il 1° ottobre, scortato dall’avvocato John Doar e dal Capo della polizia federale (United States Marshals Service), James McShane, Meredith riusciva a immatricolarsi. Le immagini che ritraggono i 3 insieme in quel momento e che fecero il giro del mondo, rimangono come simboli della lotta per i diritti civili degli afroamericani.

Meredith allora aveva 29 anni. Aveva già servito gli States per nove anni, arruolato nell’aviazione militare.

La decisione imprevedibile

Dopo il corso universitario a Oxford continuò gli studi prima presso l’Università di Ibadan in Nigeria e poi alla Columbia University, dove si laureò in giurisprudenza nel 1968.

Nel frattempo era diventato un attivista dei diritti civili. Nel 1966 in una manifestazione contro il razzismo da lui stesso organizzata, Meredith rimase vittima di un attentato.  Venne ritratto, ferito, da Jack R.Thornell: lo scatto fruttò al fotografo il Premio Pulitzer.

Sorprese, invece, la successiva decisione di Meredith, alla fine degli anni Ottanta. Guardò al Partito Repubblicano e collaborò come consulente interno dello staff del senatore Jesse Helms, un tempo segregazionista.

1° ottobre, il James Meredith Day

James Meredith, oggi ottantanovenne, ha partecipato ancora una volta alle celebrazioni in suo onore, come già aveva fatto nel 2002 e nel 2012 rispettivamente 40° e 50° anniversario. Allora gli venne dedicata una statua e il Lyceum-The Circle Historic District,  al centro del campus, venne designato monumento storico nazionale di quella storica immatricolazione.

Mentre in occasione del sessantesimo anniversario,  la città di Oxford ha appena dichiarato ufficialmente  il 1° ottobre il James Meredith Day.

La Risoluzione comunale – che recita fra l’altro “James Howard Meredith, attivista per i diritti civili, che ha lasciato un segno indelebile nell’Università del Mississippi e nella città di Oxford, Mississippi e un’eredità che sprona a sognare in grande, a non mollare mai e lottare per i propri diritti individuali” – è stata letta lo scorso  28 settembre nel corso dell’apposita cerimonia tenuta presso l’università.

Lo stesso testo contiene la dichiarazione che ogni 28 settembre sarà “il giorno del buon vicinato”.

 

 

 

 

Immagini: Oxford (Mississippi – Usa), 1° ottobre 1962, James Meredith, al centro, entra per iscriversi all’Università della città accompagnato dall’avvocato John Doar e  dal Capo della polizia federale, James McShane; 2-3) da sinistra, Meridith anni fa, accanto alla statua che gli è stata dedicata, a destra, oggi a 89 anni, nel corso di uno degli eventi organizzato in questi giorni per il 60° anniversario dell’immatricolazione, come riporta la maglia incorniciata in basso a sinistra – photo by Apnews

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