Generazione Gender X veste Roma di azzurro, rosa e bianco
Con una lunga bandiera di 50 metri, azzurra, rosa e bianca mentre nell’aria volano le note di Another brick in The wall, sfilano a Roma, per la prima volta in Italia, i giovani dell’Associazione Gender X ; chiedono l’accesso alla carriera alias, la formazione di personale scolastico, la tutela della dignità del minore. Rivendicano i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza anche per i giovani trans.
Ancora una marcia per i diritti umani per le strade del centro fino a Piazza della Madonna di Loreto (attigua a Piazza Venezia), dove i ragazzi e ragazze prendono la parola, raccontando la loro storia, con la memoria rivolta a Cloe Bianco, la professoressa morta suicida l’estate scorsa.
Tra i coordinatori dell’Associazione Gender X sul palco Cristina Leo, psicologa, narra “come io stessa sono stata vittima di bullismo e ho perso 2 anni di scuola. Non permetteremo che ancora accada ai nostri ragazzi. Fuori Pro Vita dai programmi scolastici”. E Gioele Lavalle, fondatore e coordinatore dell’Associazione, aggiunge un esempio sul rischio in corso di perdere le ultimi piccole conquiste: “Un liceo romano diceva di aver adottato la carriera alias, ma quando un ragazzo è andato per chiederla gli hanno risposto che era fuori legge. Siamo stanchi di essere presi in giro – conclude Lavalle – vogliamo una norma ministeriale. Viviamo nella costante paura di essere aggrediti”.
Al corteo anche Marilena Grassadonia, coordinatrice dell’Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale che specifica il supporto del Comune di Roma: “ Abbiamo dato il nostro patrocinio alla manifestazione, che non è solo una pecetta su un manifesto ma vuol dire starci e camminare insieme”.
La manifestazione vede i ragazzi e le ragazze sulla rampa del Campidoglio srotolare la lunga bandiera. Per la prima volta, la storica salita diventa azzurra, rosa e bianca.
Protect Trans Youth
Giorni addietro, alla presentazione della manifestazione chiamata Protect Trans Youth, Lavalle aveva specificato come in Italia le tante persone trans “ cominciano molto presto a subire violenza ed emarginazione, dai pari come dagli adulti di riferimento. Ci sono docenti che si rifiutano di usare il genere in cui i loro studenti si identificano, o che ne saltano il nome all’appello, come se per loro non esistessero e, così, finiscono per legittimare il bullismo dei compagni di classe”.
Tante le Associazione che hanno aderito all’iniziativa come: Genderlens, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Libellula, Le Tre Ghinee, Tdov, Arcobaleno dei diritti (Latina) , Cgil Roma e Lazio, Famiglie Arcobaleno, Di Gay Project , Gay Center, Arcigay Roma, Differenza Lesbica, Azione Trans, MIT Movimento Identità Trans Bologna, Atn Napoli, Associazione Sunderam Torino, Ala Milano Onlus, Agedo Roma, Gaynet Roma, Polis Aperta, Agapanto, Libera Rugby Club, Collettivo Prisma, Lucha Y Siesta, Be Free, Ora d’aria, Collettivo Cattive Ragazze, Romà Onlus, Romni Aps, Associazione Rowni Roma Women Network Italy Aps, Orchidea Latina.
Immagine: Roma, 1 aprile 2023, la prima manifestazione dell’Associazione Gender X, in Italia –Photo by Facebook – Gender X