La carriera Alias o il doppio libretto a tutela della dignità degli studenti transgender

 I Senati accademici vanno via via approvando le delibere che permettono l’attribuzione della carriera Alias o doppio libretto che garantisce agli studenti e studentesse transessuali e trans gender, che si trovano nella fase di transizione del genere anche anagrafico, di tutelare la loro dignità e privacy. La carriera “Alias” permette loro di attivare un duplicato del tesserino universitario con l’identità “Alias” che viene utilizzata nella sede di registrazione, in sede di appello e di esami e in tutte quelle occasioni che richiedono il badge di accesso all’interno degli atenei.  Si ottiene con la richiesta formale dell’interessato, includendo alla stessa la documentazione che attesti il percorso intrapreso per la rettifica della attribuzione anagrafica.

Gli atenei si rifanno alla legge 164/1982 che disciplina il cambiamento di sesso, resa meno restrittiva dalla Sentenza della Corte Costituzionale n. 221 del 5 novembre 2015,  che ha stabilito come il trattamento chirurgico non sia più un requisito necessario per ottenere la rettificazione di attribuzione del sesso anagrafico. Un’ evoluzione o, meglio, un aggiornamento giurisprudenziale che però non ha eliminato l’ autorizzazione del cambiamento di sesso da parte  dei medici e giudici; per cui la persona interessata deve, ancora, affrontare un lungo iter  burocratico durante il quale è costretta a mantenere il nome anagrafico originario. Il doppio libretto universitario Alias è nato, dunque, per consentire agli studenti e studentesse, anche nella situazione transitoria, di condurre la loro vita universitaria serenamente, evitando le eventuali situazioni imbarazzanti e umilianti, che potrebbero indurli ad abbandonare gli studi.

La prima università italiana ad adottare la carriera Alias è stata l’Università degli Studi di Torino nel 2003, seguita dal Politecnico della stessa città e dall’Università di Bologna.  Hanno fatto seguito gli atenei Firenze, Messina, Padova, Bari, Milano, Bergamo, Verona, Urbino, Napoli, tutti gli atenei di Roma, Salerno, Pisa, Perugia, Ferrara e tanti altri fino a, notizia di questi giorni, l’Università di Venezia che ha autorizzato l’iscrizione anche online con l’identità Alias.

Il 15 settembre 2020 si aggiunge all’elenco anche l’Università di Chieti e Pescara.

 

Copertina: Richard Thunder,  video You Tube, pubblicato a novembre 2016

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