Fisica quantistica. Cinque idee per comprendere il tutto

Per scelta delle Nazioni Unite, il 2025 è l’anno internazionale della Scienza e delle Tecnologie Quantistiche, inaugurato nella sede Unesco di Parigi lo scorso 4 febbraio.

Tante le iniziative a tema organizzate nelle varie parti del mondo. E tante le pubblicazioni, non soltanto per gli addetti ai lavori ma anche a carattere divulgativo, quanto mai necessario considerando la difficoltà tematica dei quanti ma, al tempo stesso, la loro portata rivoluzionaria nella scienza e nel pensiero contemporaneo.

Il libro

Qui segnaliamo il testo Questo è quanto. La fisica quantistica in cinque idee, di Laterza editore, autore Piero Martin – professore ordinario di Fisica sperimentale all’Università di Padova – il quale, come anticipa il titolo, attraverso quelle che considera le “cinque idee fondamentali” della fisica quantistica – e che sono  “discontinuità, identità, futuro, indeterminazione e relazione” -, porta la complessità della materia alla portata di tutti e la sua essenzialità strettamente legata alla nostra esistenza,  a ciò che ci circonda e sovrasta.

Per l’anniversario è stato scelto l’anno 2025 perché 100 anni fa, dopo un quarto di secolo di mirabolanti scoperete, compiute, in ordine temporale, dai fisici tedeschi Max Planck (1858 – 1947) –  padre della fisica quantistica e premio Nobel del 1918 -,  e da Albert Einstein  (1879 – 1955) – teorico della relatività e premio Nobel nel 21 -, vennero pubblicati una serie di articoli scientifici che consentivano un primo enunciato della meccanica quantistica, tuttora, per la fisica, teoria basilare di primaria importanza.

Intuiamo, allora, come la fisica quantistica non fu il frutto del lavoro di singoli geni ma  generata da uno sforzo collettivo, simbolo del quale è la famosa fotografia  che ritrae il gruppo dei 29 fisici che parteciparono al 5° Congresso Solvay, che si svolse dal 24 al 29 ottobre 1927.

I Congressi di Solvay

I Congressi (o Conferenze) di Solvey, generalmente, con cadenza triennale. furono concepiti sia per la fisica sia per la chimica dal belga Ernest Solvay (1838 -1922), chimico, ricco industriale e mecenate dell’ Université libre de Bruxelles, per promuovere lo sviluppo, il progresso, la circolazione delle idee e delle scoperte.

Il primo, organizzato nel 1911,  fu dedicato, giustappunto, alla fisica quantistica, tema : La théorie du rayonnement et les quanta (La teoria dell’irraggiamento e i quanti).

Ma fu quello del 1927, dal tema Electrons et photons (Elettroni e Fotoni), tra i più rilevanti e sicuramente il più celebre, per essere riuscito a riunire le menti migliori della storia moderna.

Come dicevamo, vi parteciparono 29 fisici, 17 premi Nobel (alcuni futuri) e l’unica donna presente al Congresso,  la scienziata  Maria Skłodowska-Curie,  già prima donna a vincere l’ambito premio e per ben due volte in Fisica e in Chimica.

Di seguito la nota e diffusissima fotografia e i nomi dei suoi protagonisti

dal basso, da sinistra prima fila: Irving Langmuir, Max Planck, Marie Curie, Hendrik Lorentz, Albert Einstein, Paul Langevin, Charles-Eugène Guye, Charles Thomson Rees Wilson, Owen Richardson;

seconda fila: Peter Debye, Martin Knudsen, William Lawrence Bragg, Hendrik Anthony Kramers, Paul Dirac, Arthur Compton, Louis de Broglie, Max Born, Niels Bohr;

terza fila: Auguste Piccard, Émile Henriot, Paul Ehrenfest, Édouard Herzen, Théophile de Donder, Erwin Schrödinger, JE Verschaffelt, Wolfgang Pauli, Werner Heisenberg, Ralph Fowler, Léon Brillouin.

Gli istituti e i Congressi oggi: nel 2024 la prima dedicata alla biologia

Il successo della prima Conferenza di Fisica del 1911, portò Ernest Solvay a fondare a Bruxelles,  nel 1912 l’Istituto Internazionale di Fisica e nel 13 l’Istituto di Chimica, che vide il suo primo Congresso  nel 1922. Un mese dopo Solvay morì.

Entrambe le conferenze, rispettando l’originaria cadenza triennali (seguita da un anno sabbatico) sono tuttora in essere.

Dal 18 al 21 aprile 2024 si è svolta la prima edizione della Conferenza Solvay sulla biologia intitolata L’organizzazione e la dinamica del calcolo biologico.

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