Torna la guerra e torna lo stupro come arma, soprattutto verso le donne. Accade in Ucraina dove assistiamo a denunce quotidiane. Il pensiero va ai futuri figli di quelle violenze. Quelli di oggi non hanno diritti, sono stigmatizzati e, spesso, rifiutati dalla società, come le loro madri, le prime vittime innocenti. La loro “vita senza vita” la raccontano sulla pagina dell’associazione Zaboravljena djeca rata – Forgotten Children of War
Nel bilancio annuale della Consulta, il presidente della Corte, Amato, con la spiegazione degli articoli 11, 52 e 78, chiarisce la posizione dell’Italia di fronte alla guerra secondo la Carta Costituzionale. Esprime preoccupazione per la tenuta degli ordinamenti europei e invita il legislatore a regolare i diritti e le tutele dei figli delle coppie omogenitoriale. Perché pur non ammettendo la gestazione per altri, l’interesse del minore prevale sempre e su tutto
Genitori sempre più social-mente impegnati in uno scambio di notizie sui propri figli. Compiti, verifiche, voti, tutto diviene pubblico e pubblicabile. Una comunicazione che smarrisce il senso di comprendersi. Una piccola storia ci fa riflettere sul senso del groviglio imperante di WhatsApp, cattivi conduttori della “Buena educación”.
Una ricerca sulla cura dei figli sfata un luogo comune: i genitori di oggi dedicano più tempo ai figli; quello mamme è il doppio, quello dei padri il quadruplo.
Il congedo parentale paterno è legge da molti anni, ma ne usufruisce solo il 14%. Tra questi un medico che ci spiega perché è fondamentale per un neonato, ricevere le cure costanti di entrambi i genitori.
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