Laika e i robot emotivi. Dallo spazio alle scuole, in soccorso degli umani
Si chiama Laika, in onore del primo essere vivente a viaggiare nello spazio nel 1957. Era un cane, infatti, come l’attuale omologo robotico, progettato dalla studentessa Jihee Kim presso la sudcoreana Hongik University, per tornarci nello spazio, ma questa volta non da solo ma a sostegno degli astronauti.
Laika è in grado di monitorare la salute dei compagni di viaggio di umani durante le interazioni emotive con i sensori ECG situati lungo il collo e attraverso l’intelligenza artificiale ha la capacità di riconoscerli così come gli oggetti.
Le attività del cane robotico sono state sviluppate all’insegna della pet therapy; attraverso le telecamere di profondità, l’imaging termico e altri sensori a ultrasuoni di cui è dotato riesce a rilevare dati dalle persone, dagli oggetti e dallo stesso spazio.
Attraverso movimenti espressivi multi- articolari, così come la capacità di scodinzolare la coda e scuotere il corpo – i segni tipici del cane contento – stabilisce una connessione emotiva.
È costruito in titanio in modo da resistere alle dure condizioni extraterrestri, ma in una lega leggera che gli consente di camminare e fare jogging, per esempio, con gli amici umani. Sulla schiena una cinghia legata alle sue estremità del dorso offrono, un appoggio e/o un modo per trasportarlo.
Come mostra l’immagine in alto, il suo aspetto è decisamente accattivante, al contrario dei cani – robot costruiti finora, e in futuro la sua inventrice immagina di aumentarne le funzionalità con occhiali per la realtà mista, in modo che possa comunicare con gli astronauti.
Laika dovrebbe essere pronta per le missioni NASA, tra le quali Artemis e Moon to Mars, previste tra il 2025 e il 2030.
Contro l’astensionismo dei giovani alunni giapponesi
L’interazione emotiva di Laika non deve stupire.
A Kumamoto (Giappone), il Consiglio per l’Istruzione ha, recentemente, implementato l’impiego dei robot umanoidi nelle scuole con l’intenzione di aiutare gli alunni ansiosi per il rientro in classe. “Una misura drastica – scrive Dale Arasa su tecnology.inquirer.net, – scelta per il numero preoccupante di bambini che saltano la scuola: sono stati 2760 nel 2022, tra scuole elementari e medie, che non hanno frequentato le lezioni, il doppio del record del 2018”.
Il disagio di questi minori, secondo il Consiglio per l’Istruzione, risiede nella difficoltà di intessere rapporti con i compagni di classe “per stress, ansia e altri problemi sociali, psicologici o emotivi”.
Con le loro funzionalità interattive, questi robot forniscono agli alunni riluttanti una “quasi esperienza alla partecipazione – proseguono gli esperti – assecondandoli a compiere “il passo successivo”: il ritorno in presenza alle lezioni scolastiche.
Immagine: Laika, cane robot ‘emotivo’ progettato per sostenere gli astronauti. Lo stesso concetto di robot usato nelle scuole di Kumamoto, per abituare gli alunni a tornare a scuola – photo by Linkedin – Tate Eunyoung Associate Professor of Industrial Design, Vice Dean of Student Affairs at Hongik University