Copernicus e l’ottobre 2024

Secondo i dati di monitoraggio climatico di Copernicus è molto probabile che, entro il 2024, il riscaldamento globale medio raggiunga + 1,55 gradi.

Il mese di ottobre appena concluso è stato il secondo ottobre più caldo mai registrato, dopo quello del 2023, con una temperatura media di 15,25 ºC. Il dato di confronto è il livello pre-industriale, 1850, quindi si considera ottobre 2024 come l’anno più caldo degli ultimi 174 anni.

Ciò rappresenta 1,65 ºC in più rispetto alla media tra il 1850 e il 1900. E, secondo la nota di Copernicus, il 15° mese degli ultimi 16 in cui la temperatura media globale ha superato la fatidica soglia di +1,5°,  stabilita dagli Accordi sul Clima di Parigi nel corso della COP delle Nazioni Unite del 2015: soglia  che mira a limitare il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C entro la fine del secolo e, dunque, a prendere tutte le misure necessarie per mantenerlo al di sotto di 1,5°C.

L’effetto serra antropico si somma a quello naturale

Quando si parla di misure necessarie ci si riferisce al cambiamento delle attività umane, tramite la transizione ecologica che porti alla desuetudine del consumo di carbone, petrolio e gas, che rappresenta, insieme all’abbattimento delle foreste fluviali, il principale responsabile delle grandi emissioni di gas serra che si aggiungano a quelli presenti naturalmente nell’atmosfera.

Così  l’effetto serra antropico aumenta l’effetto serra naturale*, determinando il global warming, il riscaldamento globale che provoca, a sua volta, il climate change, il cambiamento climatico.

Non è un cambiamento ma una crisi

Anche se gli esperti affermano che non è più corretto parlare di cambiamento climatico: si deve parlare di crisi climatica, perché il clima ha sempre subito delle modifiche ma mai così in fretta, e non in un’organizzazione sociale come la nostra con infrastrutture complesse e rigide come sono le città e il sistema produttivo industrializzato al quale siamo abituati.

Il rischio dei 3 gradi entro la fine del secolo

È noto orami come il già citato limite di +1,5°C sia la soglia di allarme fissata dagli esperti per tenere le briglie sul collo del riscaldamento climatico, in modo che rimanga “ben al di sotto” dei 2°C,  e la Terra continui ad essere un posto vivibile la nostra specie.

Un obiettivo che già nel presente 2024 sembra sempre più difficile da rispettare.

L’Emissions Gap Report 2024 dell’UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, ad esempio, avverte che se non si inverte la tendenza attuale, entro la fine del secolo la Terra potrebbe riscaldarsi di 3,1°C.

Le temperature in Europa e nel resto del mondo

La nota di Copernicus ci ha fornito un quadro completo dell’andamento delle temperature in Europa e nel resto del Mondo nell’ottobre 2024.

In Europa è risultato essere il 5° ottobre più caldo: il primato rimane all’ottobre 22 con +1,92°C.

Complessivamente la temperatura media registrata è stata di 10,83°C, ovvero +1,23°C rispetto al trentennio 1991 – 2020.

Nel resto del mondo hanno superato la media le temperature nel Canada settentrionale, negli Stati Uniti centrali e occidentali, nel Tibet settentrionale, in Giappone e in Australia.

Inferiori alla media, invece, nella Groenlandia centrale e in Islanda.

Cos’è Copernicus

Copernicus è uno dei programmi spaziali dell’Unione Europea, che fornisce i dati e le informazioni relative alla Terra e al suo ambiente, sulla base di osservazioni satellitari del pianeta e analisi dei dati.

È guidato dalla Commissione europea in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea (ESA), l’Organizzazione europea per l’esercizio dei satelliti meteorologici (EUMETSAT), il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF), l’Agenzia europea per l’ambiente (AEA), l’organizzazione Mercator Océan International (MOI), l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex), l’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA), il Centro satellitare dell’Unione europea (SatCen) e il Centro comune di ricerca, il servizio della Commissione per la scienza e la conoscenza.

  • *nota:  L’atmosfera e uno dei fattori che rendono la Terra adatta alla vita, assicurandole un clima consono attraverso il cosiddetto effetto serra naturale, formato dalla varietà dei gas che la compongono, uno dei quali è l’anidride carbonica, CO2. I raggi solari penetrano nell’atmosfera e raggiungono la superficie terrestre. Una parte di questi raggi solari viene riflessa, mentre una parte dell’energia dei raggi solari viene assorbita e convertita in calore. L’anidride carbonica nell’atmosfera impedisce che il calore generato esca di nuovo completamente dall’atmosfera. Questo è l’effetto serra naturale. Il risultato è un’ulteriore quantità di calore che si somma a quella proveniente dai raggi solari assorbiti direttamente. Un’aggiunta significativa: senza l’effetto serra naturale la temperatura media sulla Terra sarebbe di -18 gradi centigradi anziché di circa +15.

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