Il Manifesto degli Stati Popolari

Il 5 luglio 2020, a Roma, nel corso della manifestazione che si è svolta a Piazza San Giovanni, l’attivista sociale e sindacale italo-ivoriano, Aboubakar Soumahoro, ha presentato il Manifesto degli Stati Popolari, il cui testo riportiamo di seguito.

 

Il Manifesto

1. PIANO NAZIONALE EMERGENZA LAVORO PER:

– assorbire tutte quelle e tutti quelli che hanno perso lavoro o che rischiano di perdere lavoro;
– tutelare le lavoratrici e i lavoratori sfruttati e precari (tra cui le partite IVA sfruttate attraverso forme mascherate di rapporti di lavoro subordinati), che negli anni hanno visto smantellare ogni diritto conquistato attraverso lo Statuto dei Lavoratori.
– sostenere e valorizzare il lavoro svolto (per lo più dalle donne) da chi è costretta ad abbandonare la propria occupazione per prendersi cura dei propri cari sopperendo al Welfare State;
– consentire, attraverso un reddito universale, alle persone di non vivere sotto la soglia di povertà e che consenta di non essere ricattabili e costrette/costretti ad accettare lo sfruttamento e condizioni di lavoro degradanti che ledano alla dignità dell’essere umano;
– fornire uno strumento di emancipazione che rende tutte e tutti liberi di vivere una vita dignitosa;

2. PIANO NAZIONALE EDILIZIA POPOLARE E PER L’EMERGENZA ABITATIVA: per dare una soluzione alle persone senza casa e per sostenere chi ha difficoltà a pagare l’affitto o le rate del mutuo.

3. RIFORMA DELLA FILIERA DEL CIBO con l’introduzione della “patente del cibo” per garantire alle cittadine e ai cittadini un cibo eticamente sano e per tutelare i contadini/agricoltori e lavoratori lungo la filiera del cibo (braccianti, riders, magazzinieri, cassieri) dallo strapotere dei giganti del cibo che favoriscono i fenomeni del caporalato in tutte le sue articolazioni (digitali e dei colletti bianchi)

4. RIFORMA DELLE POLITICHE MIGRATORIE:

4.1. EMIGRAZIONE
– Istituire un Ente di Tutela per le emigranti e gli emigranti italiani spesso costretti a partire all’estero alla ricerca di un futuro migliore. Quest’Ente dovrebbe: (i) accompagnare e tutelare le nostre concittadine e nostri concittadini nel loro percorso migratorio; (ii) favorire processi e condizioni di rientro dignitoso per chi desidera tornare in Italia.

4.2. IMMIGRAZIONE
– Rompere con la politica razzializzante che tende a collegare la migrazione a fenomeni di legalità e sicurezza invece di interpretarli come processi sociali. Quindi la competenza delle Politiche migratorie va assegnato al Ministero delle Politiche Sociale e non al Ministero del Interno;
– Abolire la Bossi-Fini e i decreti (in)sicurezza;
– Regolarizzare tutti gli invisibili con un permesso di soggiorno straordinario per l’emergenza sanitaria convertibile per attività lavorativa;
– Riformare il sistema dell’accoglienza dividendo in accoglienza materiale e accoglienza immateriale;
– Concedere la cittadinanza a chi è nato o cresciuto qui.

5. PIANO NAZIONALE PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE E DEI NOSTRI TERRITORI per una riqualificazione urbana di tutta l’Italia in una prospettiva di giustizia sociale e climatica.

6. PIANO NAZIONALE PER L’APPLICAZIONE DELL’ ART. 3 COSTITUZIONE CHE:
– rimuova ogni ostacolo all’uguaglianza formale e sostanziale delle cittadine e dei cittadini sul piano economico e sociale rendendoli tutte e tutti veramente uguali;
– riconosca e valorizzi come fonte di ricchezza ogni la diversità della provenienza geografica, dell’orientamento sessuale e religioso, delle diverse forme di abilità fisica e mentale;
– preveda percorsi di inserimento sociale, sanitario (se necessario) e lavorativo per tutte e tutti coloro che abbiano necessità di essere accompagnati nel proprio percorso di emancipazione.

7. PIANO NAZIONALE PER LA CULTURA per creare, veicolare e custodire i valori sociali e i principi fondamentali su cui si basa la nostra Repubblica, al fine di consentire:
– il diritto allo studio per tutte e tutti per rendere le cittadine e i cittadini e le cittadine di domani liberi e consapevoli;
– la valorizzazione del prezioso lavoro svolto dalle operatrici e dagli operatori dello spettacolo, dell’arte in ogni sua forma,della musica, etc.

​Aboubakar Soumahoro

​5 Luglio, Roma – Piazza San Giovanni

documento tratto da statipopolari.com

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