Vico Equense. Nasce Piazzale Giancarlo Siani

Il 23 settembre del 1985 il giornalista Giancarlo Siani era ucciso dalla criminalità organizzata. Aveva soltanto 26 anni, ma per le sue inchieste coraggiose sui legami opachi fra illegalità e politica locale e, soprattutto, sulle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici per la ricostruzione dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980, si era reso personaggio scomodo e temibile e la camorra non esitò a freddarlo a Napoli, città dove Siani era nato e dove lavorava per conto del quotidiano Il Mattino.

A 33 dalla sua scomparsa, Vico Equense, la località napoletana dove Siani si recava ogni giorno perché residenza della fidanzata Daniela, gli ha dedicato una piazza e una stele (scoperta il 21 settembre 2018) dove è impressa la sua immagine accompagnata dalla seguente scritta: “ Nel 1985, a 26 anni, fu ucciso a Napoli dalla camorra per il suo lavoro di scrupoloso cronista della verità. A Vico Equense aveva il suo amore. Giancarlo è uno di noi e non è morto invano!”.

Paolo Siani, fratello di Giancarlo, pediatra prestato alla politica, presente alla cerimonia dell’intitolazione della piazza e della scoperta della stele, prendendo la parola ha sottolineato come Vico Equense con questa iniziativa “ha fatto una scelta importante, perché dedicare uno spazio a Giancarlo significa scegliere la legalità” così come lui stesso oggi nelle vesti di parlamentare è impegnato ad impedire di mettere il bavaglio ai giornalisti.

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