Moda vintage e sport. Per aste da record
La maglia numero 10 che Diego Maradona indossò nei quarti di finale della Coppa del Mondo del 1986 (Argentina contro l’Inghilterra), va all’asta da Sotheby’s con un’offerta base di 4 milioni di sterline (5 milioni di euro).
Il cimelio è di proprietà del giocatore inglese Steve Hodge che scambiò la propria divisa con quella del ‘Pibe de Oro’, come da tradizione, dopo la storica partita nel corso della quale Maradona, al secondo tempo, segnò il primo gol con “la mano de Dios” e il secondo considerato, poi, il ‘gol del secolo’.
Maglia contestata dalla figlia del campione scomparso nel 2020, Delma, la quale sostiene che fu indossata da Maradona durante il primo tempo e non nel secondo quando compì le gesta leggendarie, quindi vale sì, ma molto meno della stima.
Autenticità, invece, confermata dai tecnici di Sotheby’s che documentano sul sito e confermano poi al Corriere della Sera che “ci sono differenze tra quella del primo e del secondo tempo e di conseguenza abbiamo condotto verifiche tecniche approfondite” soprattutto “un’analisi scientifica con l’aiuto di Photomatch, azienda esterna già utilizzata per esami su divise storiche di altri atleti”. Ogni minimo dettaglio della maglia, concludono gli esperti, è stato confrontato con le foto della partita.
L’asta si batterà dal 20 aprile al 4 maggio 2022 e se venduta sarà un record, ma non isolato. Piuttosto andrà ad allungare la lista di capi e accessori storici e/o rari che contraddistinguono le aste degli ultimi anni di Parigi, New York, Shangai e Hong Kong.
Il nuovo Eldorado
Vi abbiamo già parlato della fortunata asta delle 200 paia di sneakers Nike Air Force 1, disegnate dal compianto Virgil Abloh in edizione limitata vendute per un totale di 25,3 milioni di dollari superando 8 volte la stima iniziale.
Pochi mesi prima, nell’ottobre 2021, Sotheby’s aveva battuto per 1,47 milioni di dollari le Nike Air Ships del 1984 calzate da Michael Jordan. E ancora prima, ad Aprile, le sneakers del rapper Kanye West vendute dalla stessa casa d’aste ancora per 1,8 milioni di dollari.
Prima della notizia della maglia di Maradona – che potrebbe creare degli interessanti precedenti – la rivendita delle sneakers rare o calzate da famosi personaggi erano (sono tuttora) considerate l’Eldorado degli investitori; per gli esperti della banca d’affari Cowen and Co costituiscono un mercato che dovrebbe superare i 6 miliardi di euro entro il 2025.
Pronte a competere con le borse di lusso da sempre protagoniste di questo genere d’investimento: in prima linea il modello Kelly di Hermès, fatto a mamo per la griffe che che vanta una lunga tradizione. La più ‘preziosa’ la Kelly Himalaya, realizzata in pelle di coccodrillo, tinta a mano bianca e beige come i colori della celebre vetta da cui prende il nome è stata acquistata da un anonimo nel novembre 2020, nel corso di un’asta da Christie’s ad Hong Kong, per 365.545 euro.
Il tipo di pelle ha senz’altro contribuito nel prezzo elevato: i coccodrilli sono da tempo una specie protetta anche se nel 2021 l’Agenzia Dogane e Monopoli di Livorno ha sequestrato una Rolls–Royce, importata dalla Russia, per i suoi interni realizzati con la pelle dell’alligatore.
Il profilo dei nuovi investitori
Per Collector Square, piattaforma internazionale che gestisce le vendite degli articoli di lusso di seconda mano, soprattutto borse griffate, delinea le caratteristiche di un fenomeno nuovo determinato tra l’incontro tra l’artigianato e la cultura pop, per cui il prodotto fatto a mano invoglia quanto quello industriale per acquirenti che per il 55% dei casi, sostiene Sotheby’s ha meno di 40 anni (non precari…), mostra interesse per “l’usato e l’acquisto responsabile” e sa bene che i marchi del lusso non possono più aumentare la produzione senza perdere qualità”; tutti fattori che hanno fatto aumentare le vendite delle borse vintage.
I marchi più ricercati. Gli esperti assicurano l’aumento del valore nel tempo
Hermés, Chanel e Vuitton sono le firme più cercate e rappresentano un buon investimento finanziario, prosegue Sotheby’s, perché sono griffe con esperienza secolare, la fattura e la qualità dei materiali ne garantiscono la durata, se non l’ aumento del loro valore nel tempo”.
Tornando alle scarpe da ginnastica, prosegue l’esperto della casa d’aste, hanno un attrattivo universale, vengono indossate a qualsiasi età oppure collezionate. Spesso gli acquirenti sono collezioni onnivori, accumulano automobili, orologi, arte e mirabilia varia.
Anche per le sneakers il buon investimento è assicurato soprattutto se oltre ad essere state realizzate da un marchio di prestigio in edizione limitata sono appartenute e usate da celebrità, come le già citate Jordan e Drake. Rappresentano una “sintesi tra lusso e cultura hip-hop – assicura Bram Wachter, direttore streetwear e modern collectibles di Sotheby’s – il cui valore aumenterà nel tempo”.
A proposito nella vetrina online della casa d’aste c’è esposta una Hermés Birkin in coccodrillo rosso del 2005 a 43mila dollari, se ne volete approfittare…!