Marcia Perugia – Assisi 2022. La guerra è una follia
“Fermatevi la guerra è una follia” strilla la prima pagina del sito PerugiaAssisi.it, riprendendo l’appello di papa Francesco.
“Nessuno si rassegni alla guerra e alla violenza”, dunque nessuno si rassegni all’invasione russa dell’Ucraina “crimine contro l’umanità e causa dell’escalation bellica” che deve cessare quanto prima. Per questo i promotori della Marcia della Pace – Perugia – Assisi, dopo l’edizione per il 60° anniversario della sua istituzione, ne lanciano una straordinaria per il 24 aprile 2022 (per parteciparvi, iscriversi qui).
La data scelta in quanto vigilia della Festa della Liberazione sarà preceduta dall’incontro La via della pace, 23 aprile, dalle h. 15,30 alle 18,30; tra gli interventi, previsto quello di Antonio Papisca dell’Università di Perugia, Giuseppe Giulietti presidente della Fnsi, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire e del missionario, padre Kizito Sesana. Seguirà alle h.21:00 Fratelli tutti: pace e giustizia si baceranno, veglia di preghiera guidata dal cardinale Michael Czerny. Entrambi gli avvenimenti si svolgeranno ad Assisi, l’incontro presso la Sala della Pace e del Sacro Convento, la veglia nella Basilica inferiore di San Francesco.
Il 24 aprile l’appello di Papa Francesco, sopra citato, sarà lo slogan dei marciatori, i quali per la prima volta nella storia della Marcia, si dovrebbero fermare davanti alla Basilica e non alla Rocca di Assisi.
“Siamo solidali con gli ucraini e con tutte le vittime di tutte le guerre dimenticate che continuano a insanguinare il mondo. Con i russi che si oppongono alla guerra, con chi è costretto a farla e con le vittime della persecuzione anti-russa. Con tutti i bambini e le bambine, le donne e gli uomini di ogni età che pagheranno le dure conseguenze della guerra, in Italia e nel resto del mondo” dicono gli organizzatori di questa Marcia 2022 che coinvolge oltre all’istituzione specifica i Comuni comuni di Perugia, Bastia Umbra e Assisi.
Concetto insisto da Flavio Lotti, coordinatore del comitato Promotore della Perugia Assisi, con una coccarda giallo-blu (i colori dell’Ucraina) appuntata sul petto, nel corso della presentazione del programma. “Francesco sarà simbolicamente con noi, con il suo messaggio, le proposte, la forza dei segni che sta usando come quello alla Via Crucis del Venerdì Santo” quando al Colosseo di Roma alla XIII stazione, la croce sarà portata da 2 donne amiche, Irina un’ucraina e Albina, una russa, infermiere al Campus BioMedica di Roma. Una decisione che ha sollevato le proteste dell’Ambasciata Ucraina presso la Santa Sede, di esponenti della Chiesa in Ucraina, mentre vari media cattolici sempre ucraini come siti online e tv non trasmetteranno la Via Crucis di Francesco.
“Questa Marcia è necessaria per far crescere un movimento di cittadini – ha proseguito Lotti – un movimento che eviti l’escalation e l’ampliamento della guerra. La Perugia Assisi sarà la marcia delle persone che vogliono prendersi cura gli uni degli altri. Ci si salva solo tutti insieme”.