Perugia – Assisi. La catena umana per la pace e la fratellanza fra i popoli

L’annuale consueta marcia ottobrina della Pace da Perugia ad Assisi, si trasforma in una catena umana di 25 chilometri, per rispetto alle norme sanitarie anti-Covid 19.

Avverrà l’11 ottobre 2020 ed è prevista la partecipazione dalle 10 alle 12mila persone. Aperta a tutti, chi vorrà farne parte dovrà obbligatoriamente prenotarsi, compilando il modulo d’iscrizione disponibile sul sito perugiassisi.org, e indicando il tratto di strada tra Perugia e Assisi dove prenderà posizione.

I partecipanti alla catena saranno distanziati almeno 2 metri ma uniti da un filo che ciascuno porterà e annoderà a quello degli altri. “Le norme anticovid – ha spiegato Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace e membro del comitato organizzatore della Marcia – ci impediscono di svolgere manifestazioni in movimento ma non possono fermare il nostro impegno per la pace. Perché la pace non può aspettare. Una grande sfida ma la vogliamo tentare. Perché siamo a un punto di svolta della storia e non possiamo lasciare che sia la paura a dettare il nostro futuro”.

La prima Marcia per la Pace e la fratellanza tra i popoli,  avvenne il 24 settembre 1961, su idea del filosofo Aldo Capatini, cos’ì come per la prima in Italia, in quell’occasione, venne sbandierato il vessillo della Pace con i colori dell’arcobaleno, oggi custodito dalla Biblioteca San Matteo degli Armeni a Perugia.   L’edizione 2020 sarà dedicata anche a Willy Monterio, il ragazzo ucciso a Colleferro (Roma) e a don Roberto Malgesini accoltellato a Como, entrambi morti lo scorso settembre ed entrambi onorati con la medaglia d’oro al valore civile conferitagli alla memoria  il 7 ottobre 2020, da Sergio Mattarella, presidente della Repubblica,

Alla vigilia della catena umana, il 9 e il 10 ottobre si svolgerà a Perugia e in altre città italiane il meeting nazionale Time for Peace – Time to Care (È tempo di fare pace. È tempo di prendere cura).

Fratellanza mediatica per i giornalisti minacciati. Parole non pietre

Mentre ad Assisi, il 9 ottobre avrà luogo l’incontro sulla  fratellanza mediatica organizzato dall’Associazione Articolo 21, durante il quale sarà rilanciata la Carta di Assisi – Parole non pietre. Le minacce rivolte ai cronisti tramite il web aumentano. Già cresciute nel 2019, nei primi 6 mesi del 2020 hanno già raggiunto il numero dell’anno precedente.

L’incremento delle intimidazioni avviene nel web e sono “in particolare di natura politica” ha riferito Matteo Mauri, viceministro dell’Interno, nel corso di un recente incontro con la FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) per raccogliere il faldone – antologia delle ultime minacce, che non ha esitato a definirle espressione di un “nuovo squadrismo che non usa i manganelli, ma i post sul web”. All’incontro erano presenti alcuni giornalisti bersagli delle intimidazioni – tra questi Giuseppe Giulietti, presidente della Fnsi – che vivono già sotto scorta.

Condividi:

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.