Earth300, la Silicon Valley dei mari

Earth300 la Silicon Valley galleggiante, come la definiscono i suoi progettisti dell’Iddes Yachts. Una nave avveniristica nella forma e nella sua funzione di ricerca scientifica per studiare il mare e proteggerlo e, al tempo stesso acquisire una maggiore conoscenza dell’universo, posto che dalle acque dell’Oceano che proviene la vita.

Alta 60 metri e lunga 300, l’Earth 300 comprenderà 13 piani per 22 laboratori scientifici nei quali opereranno 160 ricercatori marini, terrestri aerei e spaziali, 20 esperti in diversi campi – dall’economia all’imprenditoria passando per l’arte – 20 studenti selezionati per ogni viaggio che “lavoreranno insieme per portare sul mercato soluzioni rapide di vasta portata ed eccezionali in tempo reale” spiegano i progettisti che rimarcano il carattere di “citizen science” del progetto nella sua totalità.

165 saranno i membri dell’equipaggio, in totale l’Earth 300 potrà accogliere fino a 400 persone impegnate a “unire scienza ed esplorazione per affrontare le più grandi sfide della Terra” ha spiegato Iván Salas Jefferson – architetto navale e fondatore dell’Iddes Yachts nel 2012- alla recente presentazione del progetto a Singapore.

La nave sarà a impatto ambientale zero perché alimentata dal sistema Molten Salt Reactor, una tecnologia di energia atomica sicura, sostenibile e priva di emissioni di carbonio. La versione marina del Molten Salt Reactor (m-MSR) secondo i progettisti, è “piccola, con poche parti mobili e fornisce l’energia sostenibile e pulita necessaria per spostare il trasporto oceanico nel futuro”.

Gli spazi di ricerca, situati nella grande sfera a poppa (che simboleggia la Terra), saranno comprensivi dell’intelligenza artificiale, robotica, machine learning, elaborazione dati in tempo reale oltre a un computer quantistico e alla piattaforma open source per scambiare dati e confrontarsi con gli scienziati di tutto il mondo.

Se i lavori procederanno come previsto l’Earth 300 sarà pronta per il 2025. Costo complessivo 500 milioni di dollari provenienti dai finanziamenti di aziende che hanno già mostrato interesse al progetto. Prevista anche la presenza di 40 “ospiti”, ossia di viaggiatori che vorranno assistere alle ricerche, necessariamente VIP dalle robuste condizioni economiche posto che per la loro crociera scientifica in suite extralusso con balcone, dovranno sborsare la non modica cifra di 3milioni di dollari.

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