Disobedience Award. Premio al valore civile della ricerca
Il 21 luglio 2017 il Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston ha assegnato il Disobedience Award, alla sua I edizione. L’assegnazione è avvenuta nel corso dell’evento Defiance, trasmesso in diretta dal sito web dell’Istituto. L’ambito primo premio di 250mila dollari è andato alla dottoressa Mona Hanna-Attisha e al professor Marc Edwards, impegnati nello studio della crisi idrica della città di Flint, nella Stato del Michigan Usa.
Nel corso della loro indagine scientifica i 2 ricercatori hanno incontrato molti ostacoli. Sono stati derisi, accusati di poca serietà e rischiato sanzioni accademiche. Tuttavia non hanno desistito e hanno continuato rigorosamente il loro operato, per evitare che altri cittadini fossero coinvolti. Consapevoli che le ostilità nei loro confronti nascessero dalla volontà di dissuaderli dalla loro ricerca, rivelatrice delle severe criticità del sistema idrico che l’amministrazione cittadina avrebbero preferito che rimanessero nascoste.
Nella motivazione del Comitato si legge che il lavoro di Attisha e Edwards dimostri come la ricerca – quando condotta con rigore e coraggio – e le borse di studio che la finanzia siano strumenti potenti, quanto le proteste meramente politiche e l’arte, per il cambiamento della società verso il bene.
La crisi idrica della città di Flint
La crisi idrica della città di Flint è un disastro ambientale, provocato dalla contaminazione da piombo della acque del fiume omonimo, iniziata nella primavera del 2014. Piombo che proviene dalla vetusta rete idrica della città, sprigionato dal contatto con l’alcalinità presente nelle acque del fiume e riversandosi nelle riserve idriche della città, contaminando così la popolazione.
Nel settembre 2015 il professor Marc Edwards, ingegnere della Virginia Tech, ha pubblicato lo studio che rileva le cause del disastro che hanno provocato la contaminazione su vasta scala, mentre le autorità locali rimanevamo inerti rispetto al problema.
Gli enti locali, sono gli autentici responsabili del disastro ambientale in quanto a causa del dissesto economico (marzo 2013), scelsero di sostituire il sistema idrico di Detroit (città vicino a Flint), attingendo per l’approvvigionamento, direttamente alle acque del fiume. La crisi, dopo 3 anni, non è stata ancora risolta.
Un successo non annunciato
Il Disobedience Award che ha l’obiettivo di riconoscere la migliore azione di disobbedienza civile e di sostenerla.
A un anno scarso dalla sua istituzione è già un successo. Il Comitato, per questa prima edizione si aspettava soltanto qualche centinaio di candidature. In realtà, in sei settimane, ne ha ricevuto oltre 7800, da ogni parte del globo. La giuria, formata da 2 membri interni e da 10 giudici provenienti dall’attivismo politico e dal mondo del giornalismo, arte e scienza, dopo la scrematura iniziale ha esaminato 220 finalisti.
Copertina: foto by David Silverman