Giornata mondiale del cervello. L’ctus è un atto cerebrale da prevenire e curare
Il 22 luglio celebra la Giornata Mondiale del Cervello, iniziativa indetta annualmente dalla WFN – World Federation of Neurology – (Federazione Mondiale di Neurologia) che quest’anno compie 60 anni, organizzazione non governativa, affiliata alla Organizzazione Mondiale della Sanità, il cui obiettivo principale è quello di sensibilizzare la popolazione mondiale sulle problematiche relative alla salute del cervello.
Quest’anno, la Giornata è dedicata all’ictus, con lo slogan “l’ictus è un attacco cerebrale! Preveniamolo e curiamolo!”.
Perché l’ictus cerebrale è stato scelto come tema principale
I principiali motivi sono i seguenti:
1. è enorme l’impatto della malattia nel mondo: l’ictus è stato definito dal Presidente della WFN come l’“epidemia del 21° secolo”. Infatti, più di 17 milioni di persone al mondo sono vittime di un ictus ogni anno ed almeno 26 milioni di persone hanno esiti di ictus, spesso con rilevanti disabilità. In Italia, circa 170 000 persone soffrono di un ictus ogni anno e almeno il 50% dei sopravvissuti riporta disabilità rilevanti.
2. la prevenzione è fondamentale: il 90% degli ictus potrebbe essere evitato attraverso il riconoscimento ed il trattamento dei principali fattori di rischio come fibrillazione atriale, ipertensione arteriosa, obesità, diabete, fumo, alimentazione non corretta. Inoltre, fondamentale conoscere i sintomi che possono presentarsi prima di un attacco ischemico, tra cui deficit transitori di forza o sensibilità di una parte del corpo, disturbi di memoria, alterazioni del sonno, dalla compromissione dell’equilibrio, disturbi del movimento, compromissione del linguaggio.
3. si registrano grandi progressi nella diagnosi e nella terapia: vi sono poche malattie per le quali terapie innovative abbiano fatto tanti progressi come l’ictus cerebrale. Per l’ictus ischemico, in particolare, oggi vi sono molte strategie terapeutiche per la fase acuta della malattia, come la trombolisi endovenosa e, in casi selezionati, la trombectomia meccanica.
“Scopo della Giornata – spiega la Dottoressa Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Onlus – è quindi quello di informare ed educare non solo la popolazione circa la possibilità di prevenire l’ictus cerebrale e di sensibilizzare i decisori pubblici circa la necessità di una equa distribuzione delle risorse sul territorio nazionale, perché tutti possano avere accesso alle giuste terapie, con i trattamenti appropriati forniti dagli specialisti competenti e nelle strutture opportunamente organizzate”.
Sul sito di Alice onlus, è possibile scaricare il manuale L’ictus. Curare e prendersi cura, destinato a chi è stato colpito dalla malattia ed ai suoi familiari. La versione aggiornata è curata da Giuseppe Micieli, Direttore del Dipartimento Neurologia d’Urgenza e da Anna Cavallini, Direttore della SC Malattie Cerebrovascolari e Stroke Unit, della Fondazione Mondino di Pavia.
Fondamentale che ogni paese europeo possa attivare strategie di prevenzione e di cura per i pazienti colpiti, come è stato evidenziato nello studio Burden of Stroke, presentato a maggio dalla Stroke Alliance for Europe che rileva notevoli disparità tra i singoli paesi e anche al loro interno per quanto riguarda l’intero percorso di cura dei pazienti colpiti da ictus cerebrale.
“Non da ultimo – afferma il Dr. Massimo Del Sette, Presidente del Neurosonology Research Group della WFN – un elemento estremamente rilevate è il recente inserimento, nella nuova classificazione dell’OMS (ICD-11), dell’ictus tra le malattie del sistema nervoso. Questo fatto ribadisce che l’ictus è una malattia del cervello, da cui il termine “Brain attack” (Attacco cerebrale), come sottolineato proprio nella campagna della WFN per la Giornata del 22 luglio”.
Il World Brain Day è stato lanciato dalla WFN nel 2014 ed è dedicato ogni anno ad una malattia neurologica o argomento differenti. La data per questa giornata di sensibilizzazione è collegata alla fondazione della World Federation of Neurology avvenuta il 22 luglio 1957 a Bruxelles.