Civil March for Aleppo. Il diario del cammino – Giugno

In cammino – Giugno

berlino-aleppoLa Civil March for Aleppo è arrivata al confine con la Turchia.  Ferma a Feres, piccola città  della Grecia dall’est è in attesa  di ricevere il permesso per varcare il confine.  Ma le procedure sono lente e, scrivono gli organizzatori della marcia,  il permesso delle autorità turche non arriverà prima di circa 10 giorni.
La Turchia sarà il 10° paese che la Civil March for Aleppo – Marcia Civile per Aleppo – percorrerà a piedi, da quando è iniziato il suo cammino: il 26 dicembre 2016 da Berlino.

Percorrere in senso inverso la famigerata rotta balcanica, percorsa, prima della sua chiusura, dai civili che scappavano dalla guerra in Siria, è l’itinerario che segue la Marcia a sostegno dei cittadini siriani, costretti ad abbandonare la loro terra per il conflitto bellico che perdura dal 2011.
Una marcia di civili a sostegno di civili, come dicono gli organizzatori della Civil March for Aleppo (CMFA), senza nessun tipo di supporto se non le proprie risorse e le proprie forze.

Come ormai i nostri lettori sanno, abbanews segue l’impresa dal giorno del suo inizio, sotto forma di diario.

La CMFA è, naturalmente, aperta a tutti. Chiunque voglia può unirsi alla Marcia anche per un piccolo tratto.  Basta contattare  il gruppo attraverso le loro pagine sociali: Facebook  e/o   Twitter #Civilmarchforaleppo. Per sostenere alla marcia si può contribuire mediante il seguente sito: gofundme.com/CivilMarchForAleppo.

E ora, idealmente al loro fianco, continuiamo con il Diario del cammino

30 – 23 giugno 2017La situazione insostenibile dell’isola di Chios

Chios II meta di giugno 17Durante la permanenza nei campi di accoglienza a Lesbo la CMFA ha sentito parlare di Chios, dove la situazione dei campi profughi e particolarmente critica, a causa del grande afflusso delle persone; si registrano episodi di violenza sia tra la gente del posto sia tra i rifugiati: aumentano gli episodi d’intolleranza contro gli stessi migranti.   Secondo la relazione dei Diritti dei Rifugiati, pubblicata dal quotidiano britannico The Independent il 29 maggio 2017, 1 su 3 degli sfollati che vivono sull’isola di Chios ha assistito a un episodio di suicidio o tentato suicidio. Gli sfollati sono 3.782 ed entro la fine di luglio rischiano di perdere il sostegno vitale che ricevono dalle organizzazioni umanitarie, a causa delle modifiche apportate ai finanziamenti dell’UE.   Per questo gli organizzatori della marcia hanno deciso di recarvicisi . Così come visiteranno  l’isola di Samos.  E in queste 2 isole che gli organizzatori della Marcia incontreranno rifugiati che avevano sentito parlare della loro iniziativa fin dal dicembre scorso, quando erano ancora ad Aleppo: un’informazione che li ha aiutati nei momenti più difficili.  Una volta a  Chios,  gli organizzatori hanno trovato una situazione tesa al punto da decidere di non marciare, per non sottoporre i partecipanti, i rifugiati, i volontari e i cittadini stessi ad un ulteriore escalation di contrasti. Nell’isola ci sono 2 campi profughi: uno controllato dall’esercito fuori il centro abitato e il successivo gestito dal Comune, nel mezzo della città. Le condizioni di entrambi i centri, raccontano gli organizzatori sono difficili.  Tra le tante storie tristi, la vicenda piena di speranza di 2 rifugiati che si sono conosciuti  e innamorati nel campo e ora aspettano un bambino.

22- 8 giugno 2017 –  Bulgaria, Isola di Lesbo e lo stato d’emergenza

Taner KiliçLa Turchia è in stato di emergenza, scrivono gli organizzatori della Marcia. Parole confermate dall’arresto del presidente di Amnesty International Turchia, Taner Kiliç, avvenuto il 6 giugno 2017, insieme ad altri 22 avvocati, nella città di Smirne. Su di loro grava, secondo le autorità turche, il sospetto di avere legami con il movimento di Fethullah Gülen, considerato  la mente del tentativo di colpo di stato avvenuto nel luglio 2016. Gülen vive negli Usa, che non hanno dato seguito alla richiesta di estradizione della Turchia.

Tornando ai nostri, come avevano annunciato, in attesa di ricevere l’autorizzazione dalla Turchia per varcare il confine dalla Grecia, hanno stabilito un nuovo programma.

Mappa Bulgaria - 7 giugnoDal 7 giugno stanno attraversando la Bulgaria, dal sud del Paese, e vi sosteranno fino al 14 giugno. Dopo di che, tornati in Grecia, s’imbarcheranno da Kavala per raggiungere l’Isola di Lesbo. Sia in Bulgaria sia a Lesbo la CMFA andrà nei campi di accoglienza dei rifugiati siriani. Rimarranno nell’isola dal 15 al 22 giugno 2017.  Se nel frattempo non dovesse essere pervenuta l’autorizzazione per entrare in Turchia, il ‘piano b’ li potrebbe portare nel Libano, altra nazione che soffre molto dall’inizio della guerra in Siria.

La CMFA avvisa tutti coloro che volessero unirsi a loro, che dispongono di una macchina, con la quale andarle a prendere quando arrivano nelle loro vicinanze.

Chiedono sostegno  emotivo e condivisione della loro iniziativa, perché, come scrivono parafrasando la situazione turca, l’attesa per entrare in Turchia è “uno stato d’emergenza” anche per la Civil March for Aleppo.

aggiornamento 8 giugno, h. 18,35

3 – 1 giugno 2017 – Feres (GR)A sorpresa Bulgaria e Lesbo, aspettando di entrare in Turchia

1 giugno 2017 - GreciaCome abbiamo anticipato la Marcia è in attesa di ricevere dalle autorità turche il permesso per la sua entrata ufficiale in Turchia.

Giacché tale procedura richiede tempo, gli organizzatori hanno deciso d’impiegare questi giorni di attesa recandosi prima in Bulgaria e, subito dopo, all’isola di Lesbo, per visitare i campi che accolgono i rifugiati siriani.

In Bulgaria non perderanno occasione per incontrare il popolo bulgaro e chiedergli di unirsi alla marcia.

Presto la CMFA pubblicherà le usuali mappe e  fornirà le date del loro percorso e delle loro tappe.

3 giugno 2017, h. 17,15

Pubblicazioni precedenti:

Il diario del cammino – Maggio;

il diario del cammino – Aprile;

il diario del cammino – Marzo;

il diario del cammino – Febbraio;

il diario del cammino – Gennaio;

26 dicembre 2016. Parte la Marcia Civile per Aleppo

Nota: le informazioni e le fotografie sono tratte dalla pagina sociale della Civil March for Aleppo 

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