Ad Assisi la sete di pace si disseta con il dialogo tra soldati semplici
Il 20 settembre 2016 papa Francesco partecipa alla cerimonia conclusiva dell’incontro interreligioso “Sete di pace”, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e dalle Famiglie Francescane. L’incontro ha avuto inizio il 17 settembre, a 30 anni dal primo, voluto da papa Giovanni Paolo II.
Oltre 511 leader mondiali delle religioni e 12mila pellegrini di ogni fede e cultura sono giunti ad Assisi per esprimere la propria “sete di pace”.
Uno sguardo particolare all’Africa, con l’incontro “Le sfide dell’Africa globale”, alla “Tunisia a cinque anni dalla rivoluzione dei gelsomini” al dialogo interreligioso con lo sviluppo di temi come “Cristiani ed ebrei in dialogo” o “Il terrorismo nega Dio” e alla pregnante questione della diseguaglianza affrontata negli incontri “Economia e diseguaglianza” e “Religione e poveri”, senza dimenticare l’altrettanto urgente problema dell’ambiente con “La casa comune, nostra madre terra”.
Zygmunt Bauman, (nella foto in basso), il famoso filosofo e sociologo polacco, presente ad Assisi, in merito all’evento ha rilevato come e quanto sia necessario “affidare le speranze del genere umano non ai generali dello scontro di civiltà, ma a noi soldati semplici della vita quotidiana”. Perché continua a ragionare Bauman “non possiamo sottrarci dal vivere insieme e se c’è una parola da ripetere continuamente è: dialogo.
Una cultura che privilegi il dialogo e che deve essere parte integrante dell’educazione”. Il dialogo non si risolve con prendere “insieme un caffè istantaneo”, ma si coltiva con pazienza e determinazione. Dialogo è “profondità”. E per il famoso sociologo polacco la persona pubblica che pensa e agisce in questa direzione è papa Francesco. “I politici danno solo un caffè istantaneo che è una bugia” conclude Bauman “Non si può negare che stiamo in uno stato di guerra. Ma solo con il dialogo ci sono vincitori e non perderti”.
Il 20 settembre papa Francesco nel Scaro Convento di San Francesco incontrerà cinque rappresentanti delle Chiese e delle religioni e pranzerà con un gruppo di rifugiati. Ogni religione presente ad Assisi si raccoglierà per pregare per la pace, per poi partecipare a quella ecumenica dei cristiani nella Basilica di San Francesco che si concluderà con un appello: una dichiarazione di pace.