Un caffè a Pechino con Monica Bellucci. Altrimenti… Quo vado?
L’attrice italiana Monica Bellucci (a lato) e il regista serbo Emir Kusturica saranno tra i tanti ospiti illustri della 7° edizione del Beijing International Film (Festival Internazionale del Cinema di Pechino), che si svolgerà a Pechino dal 16 al 23 aprile 2017, presso il China National Convention Center.
Oltre 20 i Tiantan Award (foto in basso) che ogni anno, dal 2011, il festival assegna ai migliori: film drammatico, documentario, animazione, cortometraggio, regia, attori protagonisti e non, sceneggiatura, fotografia, effetti visivi e musica. Per ogni genere è premiata anche un’opera prima.
Il Festival, che vede la sua importanza crescere ogni anno, è stato istituito dal Comune di Pechino per promuovere lo scambio e l’interazione con le realtà cinematografiche mondiali.
Importante il supporto italiano nello sviluppo del festival nel corso degli anni. Nel 2015, il romano direttore artistico Marco Müller, come curatore del programma internazionale ha introdotto, oltre al classico tappetto rosso, la proiezione in anteprima mondiale di molti titoli.
15 i film in lizza, in versione originale con sottotitoli in inglese e cinese, tra i quali l’italiano “Caffè” di Cristiano Bortone. Mentre l’elenco complessivo delle pellicole italiane presenti al festival, è il seguente:
• Un Bacio di Ivan Cotroneo: Focus on Italy
• Caffè di Cristiano Bortone: Tiantan Award Competition
• Le Confessioni di Roberto Andò: Focus on Italy
• Fai Bei Sogni di Marco Bellocchio: Focus on Italy
• In Guerra Per Amore di Pierfrancesco Diliberto aka Pif: Focus on Italy
• La Pazza Gioia di Paolo Virzì: Focus on Italy
• Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese: Focus on Italy
• Quo Vado? di Gennaro Nunziante: Focus on Italy
• Veloce Come Il Vento di Matteo Rovere: Focus on Italy.
Inoltre, nella sezione documentari saranno proiettati “Fuocoammare” di Francesco Rosi e “Firenze e gli Uffizi 3D di Luca Viotto”, a oggi, il documentario d’arte campione d’incassi al botteghino italiano e più visto nei cinema da sempre.
Le autorità cinesi hanno bloccato, invece, la proiezione dei film provenienti dalla Corea del Sud, come ha riportato il quotidiano sudcoreano JoongAng Ilbo. La decisione è un gesto di contestazione per la scelta di Seoul di ospitare il sistema antimissilistico americano THAAD (Terminal High Altitude Area Defense), del quale sono iniziati i lavori d’installazione. Per Seul il sistema antimissilistico significa difendersi dalla Corea del Nord, ma per Pechino l’installazione di THAAD metterebbe a repentaglio l’equilibrio strategico dell’area.