Incantevole Liguria. Turismo di ieri e di oggi
I tesori naturali e paesaggistici della Liguria costituiscono da sempre meta di turismo e di ammirazione nazionale ed internazionale. Acque cristalline e coste frastagliate rappresentano un ambiente ideale per prendere una pausa dagli affanni quotidiani. Ma come è cambiato il turismo dal ‘900 ad oggi? Ritorno al passato, al presente e al futuro.
La Petenaca. Simbolo di un turismo che fu
Un tempo la Liguria era sinonimo di un turismo d’élite. Vi soggiornavano persone di un certo livello e gli alberghi erano contrassegnati da molte stelle. Gli stabilimenti balneari erano attrezzati al meglio, le spiagge ben tenute, ed il mare era pulito.
Se ritorniamo al principio del 1900, le foto dell’epoca ci ricordano che era a disposizione della signora che usciva dall’acqua, tutta coperta di costumi castigatissimi, una donna che offriva il proprio servigio: quello di pettinare i capelli impregnati di salsedine e certamente arruffati.
La persona in questione rispondeva al nomignolo genovese: “petenaca” (pettinatrice) e che, anche a distanza di anni, rimaneva sulle spalle di tutta la famiglia e diventava il vulgo che distingueva ogni casata.
Posso dire con certezza che proprio questo soprannome ha accompagnato la mia stirpe perché la “petenaca” di allora era la mia bisnonna. Ricordo che mio nonno, suo figlio, ne andava fiero, un po’ meno mio padre, ma con ciò, ogni volta che veniva apostrofato con quel nome non rinnegava mai le sue origini.
Torniamo dunque, a quando Sestri Levante era meta di “bella gente”, di quando il padrone del Grande Albergo, inviava la sua carrozza a cavalli alla stazione ad attendere l’arrivo degli ospiti.
Di quando nei suoi saloni si ballavano valzer e tango e le signore in abito lungo facevano roteare i loro vestiti di seta e chiffon, e dietro i vetri, occhi increduli ed incuriositi spiavano ogni cosa.
Juke-box e cementificazione
Poi arrivò il turismo di massa. Gli alberghi crebbero di numero, gli stabilimenti balneari anche, le strade erano sempre affollate e le discoteche cominciarono a disturbare il sonno di ospiti e persone del luogo.
Era esplosa la vita, l’estate era una festa continua, la musica del juke-box non bastava a soddisfare la gioia e l’energia dei giovani che spesso trascorrevano tutta la notte da un dancing all’altro. Quello era in effetti il vero boom economico, e tutti cercavano di trarne vantaggi.
Chi aveva la possibilità affittava le case e si ritirava a vivere nei “bassi” tutti riuscivano a trovare un secondo lavoro, e così anche la cementificazione del paese aumentò. Per fortuna il littorale, la passeggiata e il centro storico rimasero immutati e così fu conservata la vera bellezza del paese.
Turismo familiare e d’argento
Finiti gli anni della grande abbuffata, la cittadina si è un poco addormentata, ha vissuto sugli allori del passato ed è scesa per così dire di livello. Tuttavia si è trasformata in meta di gruppi famigliari, con i nonni ed i nipotini che precedono l’arrivo dei genitori che lavorano e che arriveranno ad inizio ferie.
Si allungano i soggiorni per persone anziane e pensionati, un turismo diverso, anche perché oggi i giovani sono restii a fare le vacanze con papà e mamma e preferiscono fare un week-end con amici e con destinazioni sempre diverse.
Sestri Levante: esempio del cambiamento
La bellezza di questa cittadina distesa tra cielo e mare, con la sua penisola di luce e coronata da viali di palme, da alti pini, da lecci secolari e da giardini curati e ben tenuti, si è saputa trasformare offrendo agli ospiti un cocktail di manifestazioni, di concerti lirici sotto le stelle, di feste paesane con degustazioni di vini e cibi originari del luogo, con concerti di fontane dalle grandi emozioni. Senza dimenticare i bambini ai quali vengono offerti teatrini di burattini e giochi di prestigio.
Eventi originali, come il carnevale sull’acqua, la ormai famosissima barcarolata che nell’ultima domenica di luglio totalizza quasi 30.000 presenze, e che vede in gara tutti i quartieri con raffigurazioni festose poste sulle barche che veleggiano nella notte, nella baia del silenzio.
Decine di mostre a temi vari, conferenze, seminari e proiezioni durante i mesi estivi nell’ex convento dell’Annunziata. Un museo che di anno in anno si arricchisce di nuovo proposte. Dalle notti rosa, alle visite guidate, alle rassegne sulle scoperte archeologiche del territorio.
Per i giovani, amanti della musica, è stata poi organizzata una manifestazione che ha ottenuto un successo strabiliante. 8.000 ragazzi hanno prenotato on line o presso i punti vendita le cuffie che hanno usato durante tutta la nottata ascoltando dischi di attualità, rap, rock, musica soft, e tutti insieme hanno ballato al ritmo loro trasmesso attraverso gli auricolari. L’evento prende il nome di disco-silent ed è organizzato da Moyoti associazione musicale.
Vedere ondeggiare ragazzi e ragazze in balli di gruppo, o stretti l’un l’altro come quando i “lenti” favorivano i primi approcci amorosi, è stato davvero piacevole. Nessuno si è così lamentato, e chi voleva poteva addormentarsi sulla sabbia e risvegliarsi magari al chiarore dell’alba.
Il turismo dunque cambia ma se si riuscirà ad apprezzare ogni giorno una visione diversa delle cittadine, l’immagine che resterà della vacanza in terra ligure non sbiadirà mai, siatene certi, e per i più non sarà altro che un arrivederci.