I cieli più belli d’Italia. Astronomia e turismo a basso impatto ambientale

Astronomitaly è una rete di turismo astronomico nata per individuare i luoghi italiani che, per la loro bassa percentuale d’inquinamento luminoso, consentono una migliore osservazione delle stelle. A questi luoghi benedetti dagli astronomi, l’ente conferisce il certificato di Cielo più bello d’Italia.

L’ultimo luogo a guadagnarsi il titolo si trova nella Val di Sole, sopra Dimaro (Trento), ed è il Rifugio Albasini. Ed è il terzo “cielo più bello d’Italia” nella zona: i precedenti sono la Malga del Doss e la Località Valpiana vicino al borgo medievale di Ossana.

Come si ottiene la certificazione, una volta avanzata la richiesta, lo spiega Fabrizio Marra – specializzato in comunicazione, appassionato di astronomia e fondatore di Astronomitaly  – a adnkronos.com: “Durante i nostri sopralluoghi trascorriamo intere notti sotto le stelle misurando scientificamente la quantità d’inquinamento luminoso attraverso strumenti e metodologie apposite tra cui lo sky quality meter”.

E posto che la certificazione è propedeutica alla promozione e diffusione del turismo sostenibile, Marra e il suo team valuta anche “la qualità dei servizi ricettivi e ristorativi della destinazione” completando l’analisi, com’è accaduto con il Rifugio Albasini, con la realizzazione di “un reportage video-fotografico del cielo stellato atto a fornire evidenze fotografiche della straordinaria qualità del cielo. Questa è una delle fasi più importanti del nostro lavoro che mira a promuovere le migliori destinazioni dove poter soggiornare tornando a osservare il cielo stellato e la Via Lattea”.

Per la Val di Sole questo terzo riconoscimento rappresenta la conferma di aver intrapreso la strada giusta per valorizzare il proprio patrimonio naturale nel pieno rispetto ambientale; “un successivo tassello – dice Fabio Sacco, direttore dell’Azienda per il Turismo locale – che ci aiuta nel nostro impegno a ridurre l’impronta ecologica delle nostre attività e a proporre un’offerta turistica originale e a basso impatto. Un percorso necessario, visto che il nostro territorio ricade su due parchi (il Parco nazionale dello Stelvio e il Parco naturale Adamello Brenta). Per quanto complessa e impegnativa, è davvero questa la strada maestra per coniugare sviluppo economico, benessere per la popolazione residente e rispetto dell’ecosistema”.

Idee da perseguire. Nuove figure professioni e buone pratiche innovative da imitare per dare vita alla nuova normalità che la crisi climatica e l’esperienza Covid -19 rendono, più che mai, imperativa.

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