Hiroshima e Nagasaki. Commemorazioni a Bologna
Dal 6 agosto al 16 ottobre 2016 il Museo d’Arte Moderna di Bologna (MAMbo) ospiterà negli spazi della Collezione permanente, la serie “Facing Histories” di Yumi Karasumaru, mostra già esposta a Hiroshima, Kyoto e Tokyo nel 2015.
Il giorno dell’inaugurazione non è causale, il 6 agosto 2016, infatti, ricorrerà il 71° anniversario dell’esplosione della bomba atomica a Hiroshima che, come sappiamo, a distanza di tre giorni ne seguirà un’ulteriore a Nagasaki, provocando la quasi completa distruzione delle due città, con numerose vittime istantanee, moltissime successive, mentre i sopravvissuti patirono irreversibili menomazioni.
La pittrice giapponese, Yumi Karasumaru, molto legata all’Italia, dal 1995 prende le mosse della sua espressione artistica, concentrata sulla denuncia dei “crimini moderni”, dalle esplosioni atomiche avvenute nella sua terra – con la mostra Series Atomic- fino ad arrivare alle odierne negative conseguenze dell’omologazione globale e della sudditanza al mercato privo di regole, di cui sembra soffrire l’intero Occidente, con la mostra “Modern Crime” del 1999.
Crimini, quest’ultimi, minori rispetto alle fulminee devastazioni dell’atomica ma, secondo Karasumaru, non meno nocivi nella loro progressiva evoluzione che portano alla perdita dell’identità personale e collettiva e con essa alla perdita della libertà. Lo sguardo della pittrice è costantemente rivolto alla Storia e alle persone che quella Storia la compongono giorno dopo giorno.
Lo stile pittorico dell’artista nipponica si contraddistingue per la varietà e l’alternanza di toni luminosi e vivaci in contrapposizione ai calmi e opachi, in modo da impedire all’osservatore l’impatto schioccante sull’orrore che potrebbe distoglierlo per autodifesa, ma permettendogli un avvicinamento visivo graduale, come graduale è di conseguenza la riflessione e, quindi, l’accoglienza e l’approfondimento del tema.
Per lo stesso motivo, le diverse sequenze del vasto ciclo pittorico del 2015, formano un racconto interrotto da ideogrammi lirici, ricorso alla poesia per esprimere emozioni altrimenti indicibili.
E da quest’ultimo ciclo pittorico provengono le opere, espressamente selezionate, che saranno esposte al MAMbo dalla sera del 6 agosto, quando la stessa Yumi Karasumaru si cimenterà in una reading – performance dal titolo Facing Histories in Hiroshima, derivazione della fusione del teatro nipponico con quello occidentale.
In simultanea alla performance della pittrice avverrà la cerimonia delle lanterne galleggianti “Il sole di Hiroshima”, organizzata da Nipponica presso il Parco del Cavaticcio, adiacente al Museo, dove la stessa Karasumaru condurrà il pubblico, accompagnati dalla musica di Enrico Serotti. Come avviene tradizionalmnte a Hiroshima, anche a Bologna le lanterne di carta colorata, contenenti messaggi e richiesta di desideri saranno affidate all’acqua.
Nipponica, festival di cultura giapponese giunto alla XII edizione, devolverà il ricavato della cerimonia in beneficenza all’Associazione Giapponese Watanoha Smile, che si occupa del recupero psicologico dei bambini vittime dello tsunami giapponese del 2011 e all’Associazione Abio Bologna, che assiste i bambini ricoverati all’Ospedali Maggiore del capoluogo emiliano.
La mostra curata da Uliana Zanetti è promossa dal Comune di Bologna.
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