Sulle tracce del gotico. Le cattedrali religiose e laiche d’Europa

Nasce in Francia, ma evoca subito i Goti, Visigoti, Ostrogoti, tribù germaniche che hanno fatto parte degli studi di tutti noi perché personaggi di quella storia appresa nei primi libri di storia.

I Goti erano ritenuti esseri “nobili” e “splendenti”, i Visigoti “saggi” ma vengono solo ricordati come i soldati di ventura legati alle invasioni barbariche avvenute tra il 166 e il 476 d.c.  Sconfissero i romani a Adrianapoli, saccheggiarono Roma. Il fenomeno di tali azioni si concluse con la fine del mondo classico e l’avvio dell’Europa verso il Medioevo, epoca, dal punto di vista artistico, in cui fiorì lo stile gotico.

In Italia ne abbiamo degli esempi sublimi, ricordiamo, l’opera del re degli Ostrogoti, Teodorico, che portò a Ravenna i migliori artisti dei mosaici e la precedente costruzione del cosiddetto Mausoleo di Galla Placidia con i suoi stupendi mosaici,  lavori a foglie d’oro, madreperla, marmi, alabastro e ossidi di metalli che possiamo ancor oggi vedere in tutta la loro intensità.

Nacque proprio in quegli anni “barbari” l’arte gotica, che fu poi trasferita in modo articolato e “contaminato” dall’arte italica nelle costruzioni dei palazzi e delle chiese.

Dello stile gotico italiano, tra le sue rappresentazioni, citiamo, il Duomo di Firenze, il Duomo di Milano, il Duomo di Orvieto, e il Duomo di Maria Assunta a Siena; presenta delle peculiarità rispetto a quello europeo, in virtù della sua tradizione romanico-classica, degli inevitabili influssi regionali, frutto di dominazioni di culture diverse e, nei secoli, con il fiorire di nuove strutture politiche, come i Comuni, che diedero vita a nuovi impianti urbani.

Il gotico “classico”, quello europeo, ci ha regalato, opere d’arte come la Basilica di Saint-Denis e la Cattedrale di Notr Dame a Parigi, la cattedrale di Chartres e di Rouen, le cattedrali di Vienna e Colonia e quella splendida di Burgos in Spagna. Ma c’è un palazzo che nel guardarlo si resta senza parole. E se il bambini fanno…oh! perché non possono farlo i grandi? La differenza tra le due esclamazioni è che, per i piccoli è l’espressione di un lampo di meraviglia, per gli adulti quella visione è accompagnata dalla voglia di conoscere qualche cosa di più su quella costruzione.

Il Municipio di Lovanio

Ci catapultiamo a Lovanio, città belga, ove il palazzo del Comune appare come una scenografia di metaforica bellezza, quasi fosse un qualcosa di irreale, una fotografia sospesa e custodita gelosamente come un prezioso gioiello.

In stile gotico brabantino, fu definito il Pantheon dell’Europa, con le sue  bifore e crociate, con le finestre traforate e con 236 statue poste nelle nicchie tra torri e guglie e che raffigurano tanti santi italiani e i conti di Lovanio e di Brabante. Fu costruito tra la metà del XII e ai primi del XVI secolo e pur in concorrenza con altre costruzioni più famose è un testimone silenzioso e straordinario, che si rivela nella sua singolarità come un capolavoro del quale tutti gli europei possono andare fieri.

Quel “municipio”, unico al mondo, esprime la sontuosità dell’arte gotica,  grazie a quei progettisti ispirati da qualche cosa di magico, dove la luce – che esplode tra l’arditezza dei pilastri, dei pinnacoli e delle volte a crociera ogivale – assume un ruolo essenziale la luce . In una struttura architettonica che disegna forme perfette e che con il suo verticalismo evoca un’origine divina che spinge a pensare ad un universo infinito.

Se si guardano le facciate, quasi si viene  rapiti da un’inebriante lucentezza, una specie di bomboniera che fa calare in una cultura che forse non si conosce bene, ma che ti fa sentire parte di una Europa, non così lontana

All’interno,  nelle sale chiamate dei Passi Perduti vi sono cesellate le storie dell’Antico Testamento e lo scultore Willem Ards decorò sul soffitto  scene del Nuovo Testamento e la vita della Vergine.

Per nostra fortuna, il Palazzo fu risparmiato dai bombardamenti della Prima Guerra Mondiale, mentre nella seconda subì danni alle facciate che furono restaurate con un lavoro certosino fino al 1983.

Non ci resta che rubare l’immagine di questo palazzo ed andare a ritroso a cercare di conoscere più a fondo la storia dello stile gotico del quale anche Goethe si innamorò divenendone testimone silenzioso, e rivalutandone il significato, dato che all’origine, questa parola, in Francia, veniva associata a qualcosa di poco bello e apprezzabile.

 

Immagini dall’alto: 1) Parti del Mausoleo di Galla Placidia di Ravenna; 2) Facciata dal Comune di Lovanio (Belgio)

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