Catania. La declinazione mediterranea di Terzo Paradiso

Realizzato nel porto Catania con la plastica marina riciclata il simbolo del Terzo Paradiso, ideato dall’artista Michelangelo Pistoletto, autore del manifesto omonimo che invita la società all’azione per giungere a un’umanità nuova, consapevole dell’ambiente.

Per la prima volta sul mare il celebre simbolo, frutto di un’opera collettiva che ha prodotto un’installazione di oltre 30 metri per una lunghezza di 12, sopra un ponte galleggiante, illuminata di notte con luci alimentate dall’energia solare.

Gli ambientalisti hanno raccolto la plastica lungo i litorali ionici e i rifiuti, dello stesso materiale, nei porti di Catania e Aci Castello: ben 2mila chili, che hanno visto, dal 28 maggio al 5 giugno 2019, i cittadini impegnati nella composizione dell’opera, inaugurata l’8 giugno alla presenza di Michelangelo Pistoletto che ha spiegato la declinazione del suo simbolo sul mare di Catania.

“La sostenibilità ambientale si attua con il simbolo del Terzo Paradiso”, il terzo anello che Pistoletto ha aggiunto al simbolo matematico d’infinito, composto dai 2 cerchi dell’8 orizzontale che per l’artista rappresentano, rispettivamente, lo stato naturale e quello artificiale ad opera dell’uomo. “L’artificio umano ha portato allo sviluppo scientifico ma anche allo sfruttamento e relativo degrado della natura – ha dichiarato l’artista – e adesso è arrivato il momento che la scienza si assuma la responsabilità di un progresso che di riporti alla natura, in un nuovo equilibrio che possa generare il 3° stadio, necessario all’umanità, cioè il 3° Paradiso”.

La realizzazione dell’opera è l’espressione di un gesto di responsabilità pubblica per combattere l’inquinamento del Mar Mediterraneo.

L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Oelle-Mediterraneo antico è ha visto la partecipazione dei docenti e degli allievi della scuola di Scenografia dell’Accademia delle Belle Arti di Catania.

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