Il Catamarano. Velocità di parola e profondità di pensiero
La cultura aiuta a comprendere il cambiamento in noi e in ciò che ci circonda.
Che cosa è il teatro? La magia di un’esistenza che ti sembra di toccare, la quotidianità sublimata che ti abbraccia con pacata violenza, l’incontro inaspettato con te stesso e il mondo che ti circonda…
Potremmo proseguire e perderci in definizioni che scaturiscono dall’intelletto e dalle emozioni ma sarebbe pleonastico, in quanto ogni messa in scena teatrale di valore artistico è esaustiva nel mostrarsi e raccontarsi.
Tra i gioielli che ci offre il teatro italiano vi presentiamo Il Catamarano presso il Teatro Barnum Seminteatro di Roma.
Testo di Gabriele Mazzucco, giovane drammaturgo, regista, attore e raffinato docente, con un magistrale Andrea Alesio, che, mediante un intenso assolo, ci presenta un variegato ventaglio di persone – personaggi che appartengono all’immaginario reale di ognuno di noi.
Un giovane di belle speranze si trasferisce dalla provincia abruzzese alla capitale per iscriversi all’Università. Siamo a metà degli anni duemila. Artisti, professionisti in erba, protesi verso il loro futuro, ammaliati dall’esperienza Erasmus, convivono in appartamenti, a volte periferici, in un crogiolo di umanità provenienti in particolare dal centro sud del Bel Paese.
A fare da sfondo e segnare la linea drammaturgica principale è la figura del nonno del protagonista. Un uomo tutto d’un pezzo”, emigrato in Germania in gioventù, un lavoratore indefesso per sopravvivenza e voglia di futuro, colonna emotiva del protagonista, sua forza spirituale e diremmo anche fisica.
Durante la visione de Il Catamarano si ride (di cuore), si piange (lacrime di un presente remoto), e si riflette con lucida partecipazione.
Regia di Gabriele Mazzucco. Roma 4 gennaio 2018, ore 21.00, Teatro Barnum Seminteatro, Via Adelaide Bono Cairoli, 3.
Info & Prenotazioni: 3490573178 degliarti@tiscali.it
Fotografie: 1 -2) Andrea Alesio sul palco con ‘Il Catamarano’