Primato italiano per auto a carburanti ecologici
Entro il 18 novembre 2016 gli Stati Ue dovranno implementare le norme della direttiva 2014/94/Ue del 28 ottobre 2014 (DAFI), adottando un quadro strategico nazionale per sviluppare il mercato dei combustibili alternativi, nel settore trasporto e le rispettive infrastrutture.
L’Italia dovrebbe avere le carte in regola, visto che risulta, a oggi, al primo posto, in Europa, per immatricolazioni di automobili a rifornimento alternativo: metano, gpl, elettriche e ibride.
Lo riferisce l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA), che ha raccolto i dati riguardanti il primo trimestre del 2016. L’Italia è la prima in classica con 53,1 mila d’immatricolazioni, secondo il Regno Unito con 25,7 milia, segue la Francia con 23,2 mila e la Norvegia con 19 mila autovetture. Complessivamente il mercato europeo del settore è in crescita con un incremento del 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Ma c’è di più. A Bologna, sta per chiudere i battenti la prima edizione mondiale della fiera dei carburanti alternativi, la “Alternative Fuels Conferences & World Fair 2016”(dal 22 al 28 maggio 2016), che ha raccolto gli esperti del globo delle maggiori aziende di combustibili alternativi, come i fornitori di gas Eni, Snam e Gazprom Export, l’azienda energetica francese Engie e i costruttori di veicoli FCA Group (Fiat Chrysler Automobiles), Iveco e Audi.
Non è un caso che questo evento mondiale abbia avuto sede in Italia, paese che vanta una lunga tradizione di auto a metano e gpl che risale agli anni 30 del novecento, incrementata negli anni 70 dalla crisi petrolifera, che diete un grande impulso all’immissione e diffusione nel mercato, delle automobili a gas.
Mariarosa Baroni, presidente di Ngv Italy, il consorzio costituito dalle maggiori aziende italiane operanti nel settore dei carburanti alternativi e sostenibili, dalle pagine del sito del gruppo, ci spiega: “Quest’esperienza unica al mondo ha portato l’Italia a poter contare su di una filiera completa di aziende che producono veicoli, impianti d’alimentazione, stazioni di rifornimento, infrastrutture e sistemi di distribuzione. Con i mezzi di trasporto a gas naturale si riducono le emissioni di CO2 di circa il 20%, e fattore molto importante per la salute, non producono PM10, tra le principali cause d’inquinamento atmosferico nei centri urbani. L’Italia vanta il primato, essere il paese europeo con più mezzi di trasporto a metano e a gpl, davanti all’Olanda.
Dal 2000 a oggi, gli italiani hanno acquistato o convertito quattro milioni e mezzo di vetture a metano o gpl. Numeri, che rappresentano, per Mariarosa Baroni “una testimonianza concreta di quale sia la nostra preferenza per abbinare ecologia e risparmio”.
La presidente del Ngv Italia, si mostra molto ottimista nei confronti della direttiva DAFI, perché la ritiene un “un compromesso equilibrato che sposa una cultura dell’ambiente non solo ideologica ma che è in grado i coniugare la sostenibilità con lo sviluppo, la crescita, il mercato e l’impresa, con obiettivi raggiungibili per tutti i carburanti alternativi”. Ma soprattutto perché il piano strategico europeo e nazionale spezzerà il circolo vizioso del ragionamento di comodo del “non c’è infrastruttura e quindi non c’è mercato, non c’è mercato e quindi non s’investe in infrastrutture”che fino ad oggi, ha impedito il reale sviluppo delle energie eco sostenibili.