La nuove norme sull’immigrazione
La Camera dà il via definitivo alle nuove norme sull’immigrazione. Il 12 aprile 2016, l’Aula ha approvato il Decreto Migranti con 240 voti favorevoli, 176 contrari e 12 astenuti. L’11 aprile il Governo Gentiloni aveva ottenuto la fiducia dal Parlamento. L’intento delle misure del Decreto è snellire i tempi delle procedure dei richiedenti asilo, delle espulsioni e contrastare l’immigrazione illegale.
I punti fondamentali del Decreto Migranti, composto da 23 articoli, sono:
istituzione dei CPR – I CIE (Centro di identificazione ed espulsione) sono sostituiti dai CPR (Centri di permanenza per il rimpatrio) che saranno dislocati in ogni regione in grado di ospitare complessivamente 1600 persone, solo di migranti da rimandare in patria, tranne le persone considerate “in condizione di vulnerabilità”. I CPR, ciascuno dei quali potrà accogliere fino a non oltre ai 150 migranti, sorgeranno fuori dai centri urbani ma vicino ai servizi di trasporto pubblico. La nuova normativa stanzia 19 milioni di euro per le spese delle procedure di espulsione. Prevista l’accesso ai CPR senza autorizzazione ai parlamentari e ai soggetti ammessi alle visite ai carcerati;
misure per accelerare i tempi di espatrio e per i ricorsi per il rifiuto della domanda d’asilo politico – il ministero degli Interni provvederà, tramite bando, all’assunzione di 250 specialisti che rafforzeranno le commissioni di esame alle procedure riguardanti le domande di protezione internazionale. Inoltre saranno istituite 26 sezioni composte da esperti in materia di immigrazione e asilo politico presso ciascun tribunale ordinario del luogo in cui hanno sede le Corti d’appello. È eliminato il grado di giudizio d’appello per i ricorsi contro il diniego della status di rifugiato, che saranno ricorribili solo in Cassazione entro 30 giorni;
lavori di pubblica utilità per i richiedenti asilo – il decreto introduce l’impiego volontario e gratuito dei richiedenti asilo, per funzioni di pubblica utilità. L’impiego avverrà per opera dei prefetti d’intesa con i Comuni e le Regioni.
proroga di sospensione delle imposte per i contribuenti di Lampedusa: il decreto estende fino al 15 dicembre 2017, la sospensione del versamento delle imposte per lampedusani.