Dominic Ongwen. Da vittima a carnefice, condannato per crimini contro l’umanità
Il 4 febbraio 2021 la Corte penale internazionale (CPI, con sede all’Aja) ha dichiarato Dominic Ongwen, membro dell’LRA, colpevole di aver commesso 61 crimini contro l’umanità e di guerra, commessi nell’Uganda del Nord, contro gli accampamenti di profughi civili tra il 1° luglio 2002 e il 31 dicembre 2005.
La Corte, presieduta dal giudice Bertram Schmitt, dopo 234 udienze, ha ritenuto Ongwen colpevole, oltre ogni ragionevole dubbio, dei seguenti crimini:
- attacchi contro la popolazione civile in quanto tale, omicidio, tentato omicidio, tortura, riduzione in schiavitù, oltraggi alla dignità personale, saccheggi, distruzione di proprietà e persecuzione; commessi nel contesto dei quattro attacchi specificati ai seguenti campi di sfollati interni Pajule (10 ottobre 2003), Odek (29 aprile 2004), Lukodi (il 19 maggio 2004 circa) e Abok (8 giugno 2004) );
- crimini sessuali e di genere, vale a dire, matrimonio forzato, tortura, stupro, schiavitù sessuale, riduzione in schiavitù, gravidanza forzata e oltraggi alla dignità personale da lui commessi contro sette donne (i cui nomi e storie individuali sono specificati nella sentenza) che sono state rapite e la sua famiglia;
- una serie di altri crimini sessuali e di genere che ha commesso contro ragazze e donne all’interno della brigata Sinia, vale a dire matrimonio forzato, tortura, stupro, schiavitù sessuale e riduzione in schiavitù;
- il crimine di arruolare bambini di età inferiore ai 15 anni nella brigata Sinia e di usarli per partecipare attivamente alle ostilità.
La Corte ha accertato che i crimini sono stati commessi nell’ambito delle azioni del gruppo ribelle cristiano estremista Lord’s Resistance Army (LRA) di cui Dominic Ongwen è stato alto comandante: suo l’ordine degli attacchi contro 4 campi di profughi civili .
Il giudice Schmitt a capo dei magistrati che hanno esaminato il caso ha respinto le argomentazioni della difesa secondo le quali lo stesso Ongwen è una vittima, essendo stato rapito dall’ LRA quando era ancora bambino, riportandone un danno psicologico. La corte l’ha ritenuto sano di mente, né ha riscontrato che abbia sofferto di malattie o disturbi mentali durante il periodo relativo ai crimini, né che li abbia compiuti sotto coercizione o minaccia.
La condanna per Ongwen è ancora da decidere, ma la Corte ricorda che nel rispetto del proprio statuto (Statuto di Roma), non prevede la condanna a morte ma la pena fino a 30 anni di reclusione (in circostanze eccezionali l’ergastolo) o una multa e la riparazione alle vittime.
Il verdetto può essere impugnato da una delle parti entro 30 giorni dalla notifica della sentenza.
Il processo era iniziato il 6 dicembre 2016. Qui il testo originale del Corte.
Dominic Ongwen
Dominic Ongwen è nato intorno al 1975 a Choorum nella contea di Kilak, nell’Uganda settentrionale. Da bambino è stato effettivamente rapito dai ribelli dell’LRA. Le fonti non sono d’accordo riguardo all’età del sequestro, è probabile che Ongwen avesse intorno ai 9 anni. I genitori decisero di fronteggiare i ribelli, ma furono uccisi entrambi. Il bambino, sottoposto a violenti riti d’iniziazione e indottrinato da Vicent Otti, uno dei fondatori dell’LRA, fu costretto a combattere. A 18 anni fu promosso maggiore. A 30 non ancora compiuti Ongwen comandava la Sinia Bridade, una delle 4 brigate dell’LRA ed era membro dell’Altare di controllo, la struttura che dirige la strategia militare dell’organizzazione. È stato arrestato nel 2014 per 70 capi d’accusa, 61 dei quali riconosciuti dalla Corte dell’Aja.
LRA
LRA (acronimo per Lord’s Resistance Army – l’Esercito di resistenza del Signore) è un’organizzazione formata da guerriglieri di matrice cristiana fondamentalista derivante dal millenarismo, attiva dal 1987 principalmente nel nord dell’Uganda, nel Sudan del Sud, nella Repubblica Democratica del Congo e in quella Centroafricana.
Leader è Joseph Kony, che mira a fare dell’Uganda un Paese teocratico secondo la propria interpretazione della religione che costituisce l’ideologia sincretica pseudo – cristiana dell’organizzazione. Anche Kony, come tutti i dirigenti dell’LRA sono stato incriminato dalla Corte dell’Aja ma finora è sempre riuscito a sfuggire alla cattura.
Immagini: 4 febbraio 2021, Corte Penale Internazionale, in alto Dominic Ongwen, in basso la Corte – ©ICC-CPI