Appello d’intellettuali egiziani e arabi al Governo egiziano per la verità su Giulio Regeni
Il 19 maggio 2017 un gruppo d’intellettuali egiziani e arabi hanno rivolto un appello alle autorità egiziane affinché rivelino tutti i particolari dell’inchiesta condotta sul sequestro e la morte di Giulio Regeni, il ricercatore friulano rapito al Cairo il 25 gennaio 2016 e il cui corpo seviziato e senza vita è stato ritrovato, sempre, nella capitale egiziana il 3 febbraio 2016.
Ne dà notizia il Gr Rai, il quale per l’occasione ha intervistato telefonicamente uno dei firmatari dell’appello, lo scrittore iracheno Jabbar Hassen Hussein, da 42 anni esule in Francia.
“È una questione di onore” ha esordito lo scrittore “onore per gli uomini, per i diritti e per la giustizia. Giulio Regeni” ha proseguito lo scrittore “è stato ucciso brutalmente dopo essere stato torturato nello Stato egiziano. Uno Stato che ha il dovere di proteggere tutti coloro che sono sul suo territorio, soprattutto se stranieri.”.
“C’è stata una grave violazione dei diritti umani” ha continuato a dire Jabbar Hassen Hussein “È un errore gravissimo nascondere la verità. Con il nostro appello vogliamo fare pressione sul Governo egiziano affinché sveli tutta la verità, per la giustizia per il dolore della famiglia e per l’onore dello stesso Stato (egiziano ndr)”.