Taggato: carote di ghiaccio

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Groenlandia. A qualcuno piace calda

La studio delle carote rivela che il riscaldamento climatico ha raggiunto la parte centrale della Groenlandia, dove nel primo decennio del XXI secolo si è registrato 1,5 gradi in più. Tutti la monitorano, ma non per salvarne i ghiacci, un tempo detti perenni

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Clima. Ma il prossimo inverno si potrà sciare (forse)

Nelle Alpi i ghiacciai si sciolgono, inesorabilmente. Scienziati concordi: nel 2100 saranno quasi del tutto scomparsi. Grandi mutamenti e di grande impatto idrogeologo come l’impoverimento dei grandi fiume (Rodano, Reno, Danubio e Po) e lo sgretolamento delle montagne, ma anche di natura politica come il cambiamento dei confini, ed esempio tra l’Italia e la Svizzera. Ma le stime climatiche per il prossimo inverno sono ottimistiche. Spes contra spem

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Sulle tracce dei ghiacciai, testimoni della storia

Lo studio sulle carote di ghiaccio prelevate nella Groenlandia e studiate da un team interdisciplinare coordinato dal glaciologo Joseph McConnell del Desert Research Institute (DRI) ha individuato l’esplosione del vulcano Okmok (Alaska) del 43 a.C. come uno dei fenomeni naturali, tra i più violenti della storia, con effetti durevoli in tutto l’emisfero settentrionale, tanto da destabilizzare il clima negli anni successivi e forse contribuire alla transizione dalla Repubblica Romana all’Impero Romano. Ma è davvero possibile? L’abbiamo chiesto al prof.  Mc Connell, 

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Il vulcano Okmok ha influito sulla caduta della Repubblica romana? Agli storici l’ardua sentenza

“Azzardato” scenario storico: gli effetti climatici dell’eruzione del vulcano Okmak (Alaska) del 43 a. C.che provocò un insolito irrigidimento della temperatura, secondo una recente ricerca, contribuì alla transizione dalla Repubblica all’Impero Romano. Lo studio è di un team interdisciplinare condotto dal glaciologo Joseph McConnell

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Al Polo sud. Ricerca sulle intense precipitazioni nevose e il livello dei mari

Il rapido scioglimento della calotta polare, soprattutto nelle zone costiere, comporta una delle principali incognite del riscaldamento globale. Una spedizione scientifica si trova in Antartide esplorando una delle parti più sconosciute e inospitali della terra, ma fondamentale per la regolazione del clima per stimare la validità di un’ipotesi che, se certa, disegnerebbe un futuro più ottimista del previsto

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La verità nascosta nel ghiaccio antico ci rivelerà il passato per salvare il futuro

Mentre il team europeo ci augura Buon Natale e Buon Anno dalla base permanente di ricerca italo-francese Concordia e inizia la seconda fase della missione, alla ricerca delle carote di oltre un milione e mezzo di anni fa, dall’Università di York uno studio rivela l’esistenza nei ghiacci dell’Artico e dell’Antartide di batteri finora sconosciuti che permettono di prefigurare le condizioni di forme viventi su altri pianeti