L’astronoma degli straordinari lampi di luce gamma nell’universo

Eleonora Troja, è una delle poche donne italiane in Italia a essere a capo di progetti di ricerca scientifici.

Rientrata in Italia dagli Stati Uniti – grazie a un ERC Grant vinto nel 2020 – come professoressa associata presso il Dipartimento di Fisica dell’Università Tor Vergata di Roma, proprio in questi giorni ha visto la terza pubblicazione su Nature di una ricerca di cui è prima firma: ancora un traguardo che poche scienziate astronomiche hanno finora raggiunto.

Lo studio tratta della scoperta  – derivante dalle osservazioni al telescopio Swift del fenomeno avvenuto nel firmamento l’11 dicembre 2021 – sui lampi di luce gamma• i quali  “non sono l’ultimo segno di una stella sta morendo e che esplodendo si trasforma in supernova, ma testimoniano una fusione di 2 stelle di neutroni molto dense che legandosi e girando vorticosamente una intorno all’altra formano una kilonova•, rilasciando un getto di raggi gamma potentissimo” come ben spiega la nota del magazine on line dell’Ateneo romano, web.uniroma2.it.

“Abbiamo potuto osservare questa kilonova perché era davvero vicino a noi. – approfondisce Eleonoro Troja -. È molto raro rilevare queste esplosioni così potenti nelle galassie vicine a noi a e, ogni volta, impariamo qualcosa in più dell’Universo e dei suoi abitanti più misteriosi, i buchi neri”.

“La luce osservata nella lunghezza d’onda del visibile e dell’infrarosso era molto diversa da quanto ci si aspettasse nel caso di una supernova – prosegue la professoressa –  Quello osservato era il bagliore radioattivo causato dalla produzione di metalli pesanti come l’oro, il platino e l’uranio, la cosiddetta kilonova”.

Ma come è possibile che la fusione di due stelle di neutroni può aver generato una emissione così lunga (circa 13 secondi), seguita da un lampo di intensità più bassa durato circa 55 secondi?

“Questo risultato stravolge la nostra conoscenza in questo campo, noi ne abbiamo preso atto ma non siamo ancora riusciti a trovare la soluzione di questo enigma. Pensavamo che la fusione di due stelle neutroni formasse un buco nero e che questo buco nero inghiottisse rapidamente tutto quanto si trovasse nelle sue vicinanze, finendo il suo snack entro un paio di secondi. Invece GRB211211A è durato ben oltre un minuto, mostrandoci che non abbiamo ancora capito quello che succede quando nascono i buchi neri” conclude sul magazine la professoressa Troja.

           Note:

  • i lampi di raggi gamma (GRB) sono lampi di radiazioni ad alta energia derivanti da esplosioni cosmiche energetiche;
  • s’intende per kilonova quel fenomeno astronomico per il quale quando 2 oggetti celesti super densi come le stelle di neutroni e buchi neri si fondono tra loro provocando un’esplosione astronomica, chiamata, appunto, kilonova.

 

 

Immagine: Eleonora Troja, astronoma e professoressa associata presso il Dipartimento di Fisica dell’Università Tor Vergata di Roma – tratta dal canale YouTube

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