La prima biobanca nazionale per la ricerca sulla SLA

Il Policlinico universitario A, Gemelli Irccs di Roma ha inaugurato la prima Biobanca nazionale sulla Sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Un archivio costantemente aggiornato che comprenderà tutti i dati della ricerca scientifica sulla patologia e che sarà accessibile agli studiosi di tutto il mondo: per consultazioni, condivisione, ricevimenti e invii dei campioni biologici.

La struttura comprende 10 contenitori per la conservazione a vapore d’azoto a temperatura tra -20 e – 190 gradi centigradi fino a 380mila campioni biologici, secondo i criteri ottimali standardizzati. E corredata da un catalogo i cui campioni biologici saranno stoccati anonimamente nel pieno rispetto delle norme sulla privacy.

La Biobanca è stata realizzata dall’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (AISLA) grazie alla raccolta fondi nazionale Un gesto con il cuore per sostenere la ricerca contro la SLA e con una donazione di 300mila euro della Selex Gruppo Commerciale. Sarà gestita da XBiogem (BioRep Gemelli Biobanca) una società costituita dal Policlinico Gemelli e  BioRep, il centro di risorse biologiche del gruppo Sapio.

In Italia sono 6000 i malati di questa patologia neurodegenerativa, conosciuta anche come malattia del motoneurone, perché colpisce, appunto, i motoneuroni – cellule nervose cerebrali e del midollo spinale – portando alla progressiva perdita della capacità dei movimenti della muscolatura volontaria. Sorge prevalentemente in età adulta (età media, secondo l’AISLA dai 60 ai 65 anni).   A oggi, non sono state ancora trovate, cure risolutive.

L’inaugurazione è avvenuta alla vigilia della Giornata mondiale sulla Sla, che si celebra il 21 giugno, su iniziativa dell’International Alliance of Als, che riunisce le associazioni di tutto il mondo impegnate nella lotta alla malattia, tra cui l’italiana AISLA.

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